È la parola più usata in Italia, ma in realtà è inglese | Pazzesco, la conoscono anche i bambini piccoli

Ragazze al bar - foto Depositphotos - PalermoLive.it

Ragazze al bar - foto Depositphotos - PalermoLive.it

Ormai la utilizzano davvero tutti. Non solo in comitiva o sui gruppi social: questo termine spopola anche nei testi delle canzoni.

Ormai, nel linguaggio comune siamo sempre più soliti utilizzare termini che non sono di origine italiana. Se pensiamo alle tante parole che utilizziamo durante l’arco della giornata, ci rendiamo conto che sicuramente ci ritroviamo ad arricchire il nostro slang linguistico con parole di origine francese e inglese.

A volte utilizziamo anche delle parole latine in modo scorretto. Basti pensare alla combo “una tantum” che solitamente viene utilizzata nell’accezione sbagliata di “una volta tanto”, mentre la traduzione precisa è più categorica: “una volta e basta”.

I ragazzi, soprattutto ormai nella comunicazione sui social e soprattutto in comitiva, utilizzano un gergo che è sempre più arricchito da termini che in realtà nulla hanno a che fare con l’italiano. Questo però non è un qualcosa che riguarda solo i ragazzi del 2024.

Negli scorsi anni, tutti eravamo soliti utilizzare dei termini o delle parole che con l’italiano non avevano nulla a che fare. Se proviamo ad ascoltare un dialogo fra due diciottenni, sicuramente potremmo notare delle parole che a primo impatto sembrano proprie del nostro dizionario, ma in realtà le conosciamo bene perché ben impresse nella nostra memoria sin da piccoli.

L’albero genealogico

E già, c’è una parola particolare che sin da quando siamo bambini ci è stata insegnata non solo a scuola ma anche dai genitori. Ricordate le belle lezioni di inglese che venivano impartite sia dalla scuola primaria? Le lezioni in cui il dialogo, l’ascolto e la lettura avevano un ruolo fondamentale.

Si doveva soprattutto tracciare un albero della vita con i disegnini relativi all’albero genealogico. Mamma, papà, nonno, nonna, zio e zia… Insomma, poter ricreare un puzzle con tutti i membri della famiglia era veramente divertente e molto istruttivo.

Ragazzi felici che sono soliti chiamarsi bro - foto Depositphotos - PalermoLive.it
Ragazzi felici che sono soliti chiamarsi bro – foto Depositphotos – PalermoLive.it

Bella Bro, come butta?

Ricordate come si dice “fratello” in inglese? Tenetevi forte, è proprio questa la parola che viene utilizzata maggiormente nel nostro linguaggio quotidiano: “Brother”. Anzi, la forma più corretta e in uso è quella abbreviata di “Bro”. Talvolta questo termine non solo viene utilizzato per identificare un amico di sesso maschile.

Spesso, ormai, anche tra donne ci si può ritrovare a sentire questo termine che ormai fa parte a tutti gli effetti del gergo giovanile della generazione Z. Quali saranno i prossimi termini di impatto? Lo scopriremo nei prossimi mesi.