Dopo 28 anni addio ad Internet Explorer: si chiude un pezzo di storia del web

Nel 2004 Explorer era utilizzato dal 94% degli utenti. Poi nel tempo si guadagnò la nomea di programma lento, inaffidabile e complicato da usare

Su miliardi di dispositivi muore Internet Explorer. Si chiude ufficialmente un’epoca: si è tolta la spina a uno degli strumenti più famosi della storia di PC e di Internet. Se si prova a rianimarlo sul proprio desktop del computer cliccandoci sopra, non risponde più. Chiunque abbia utilizzato Windows negli ultimi vent’anni, si sarà certamente imbattuto in Internet Explorer in qualche forma o modo. Sebbene il browser che Windows ha predefinito si sia evoluto nel corso degli anni, lui è rimasto per lo più lo stesso. Un peccato originale che gli è valso l’abbandono da parte di miliardi di utenti. Non era al passo con i tempi e molto lento nell’esecuzione dei comandi e delle ricerche. Da quando altri browser come Chrome e Firefox hanno fatto capolino sul mercato, da molti anni i reclami sulle prestazioni di Internet Explorer erano normale amministrazione.

Explorer programma lento, inaffidabile e complicato

Non è stato sempre così, però. Lanciato 28 anni fa, nel 2004 Explorer era utilizzato dal 94% degli utenti. Ma la loro scelta era influenzata dalla presenza di Explorer in maniera nativa in un periodo in cui le alternative erano agli albori. Per questo, sia gli Usa che l’Unione Europea imposero a Microsoft di separare i propri programmi dal sistema operativo. Ma fu negli anni successivi che Explorer si guadagnò la nomea di programma lento, inaffidabile e complicato da usare. Percezione che gli fece perdere terreno a favore dei concorrenti. Già nel 2017, Microsoft aveva rilasciato al suo posto Microsoft Edge, dando inizio alla sua scomparsa definitiva. Anche perché altri browser come Chrome erano entrati in scena e offrivano tanti componenti aggiuntivi e funzionalità con cui Internet Explorer non riusciva a tenere il passo.

Era da tempo in “agonia”. Da oggi c’è l’ufficialità

Oggi il re del mercato è il browser di Google Chrome. È usato dal 65,8% degli utenti, e guarda dall’alto in basso Safari, che è secondo al 18,7%, ed Edge, al 4,44%. Con quest’ultimo, che è in ogni caso basato sulla stessa architettura di Google Chrome, Microsoft promette ai propri utenti «un’esperienza Web più veloce, più sicura e più moderna rispetto a Internet Explorer». La notizia della sua fine del vecchio browser, comunque, non coglie impreparati gli utenti, perché aveva già smesso di ricevere manutenzione il 30 novembre 2021. Quindi quello che accade oggi, dopo una agonia che si trascinava da tempo, è solo l’ufficialità. L’unico modo per riutilizzarlo sarebbe annullare l’aggiornamento o bloccarlo. Ma, anche così. tutte le scorciatoie del programma apriranno Microsoft Edge e la cronologia di Explorer passerà a questo nuovo sistema.