Donna e neonata trovate morti a Villa Pamphili, ricercato un uomo

Villa

C’è un ricercato nell’indagine sulla donna e la neonata trovate morte sabato 7 giugno a Villa Pamphili a Roma, a 100 metri di distanza l’una dall’altra. Il corpo della donna, di circa 40 anni, era in un sacco nero in stato di decomposizione; mentre il corpicino della bambina di 5-10 mesi, il primo a essere rinvenuto, era adagiato vicino a una siepe, nella vegetazione non distante dalla Fontana del Giglio, sul lato della villa che affaccia su via Leone XII. Alcuni testimoni avrebbero visto poche ore prima del ritrovamento dei corpi un uomo aggirarsi nella Villa con un “fagotto” in mano, secondo quanto riportato da “SkyTg24”.

Intanto è stata eseguita l’autopsia sui due corpi: da un primo esame, non risultano “evidenti segni di violenza riconducibili ad arma da fuoco o coltellate” sulla donna, di carnagione chiara come la neonata. Dai primi accertamenti le loro impronte non sarebbero presenti in banca dati. Sul corpo è stata eseguita anche una tac oltre agli esami tossicologici, il cui risultato si conoscerà tra due mesi. Sul corpicino della neonata saranno eseguiti ulteriori accertamenti istologici per chiarire le cause del decesso. Sono stati effettuati anche prelievi per il Dna e accertare che donna e neonata siano realmente madre e figlia. Si indaga per duplice omicidio aggravato.