Mostra sulla Divina Commedia, la palermitana Carmen Frisina tra gli artisti

La pittrice tra i trecentotrentatré nomi scelti da Giorgio Gregorio Grasso per omaggiare Dante Alighieri

La pittrice palermitana Carmen Frisina

La pittrice palermitana Carmen Frisina figura tra gli artisti contemporanei che, con le loro opere, animeranno la mostra dedicata alla Divina Commedia, dal titolo “Dante” presso la Rocca Brivio Sforza, nel Comune lombardo di San Giuliano Milanese.
Trecentotrentatré tra pittori, fotografi e scultori, tanti quanto le terzine dell’opera magna, composta secondo i critici tra il 1304 e il 1321.
Il dipinto di Carmen Frisina, dal titolo “Profumo di primavera“, è abbinato alla sesta terzina del Canto 1 dell’Inferno ( “Guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de’ raggi del pianeta che mena dritto altrui per ogni calle“).
La lettura del poema avviene tramite le opere stesse in successione senza alcuna d’interruzione: un’idea raffinata e senza precedenti.
L’esposizione itinerante si inserisce nell’ambito delle celebrazioni in corso per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri.
Tutte le opere sono raccolte in un prestigioso volume edito dall’Istituto Nazionale di Cultura.

L'opera della pittrice palermitana Carmen Frisina, dal titolo "Profumo di primavera"
L’opera della pittrice palermitana Carmen Frisina, dal titolo “Profumo di primavera”

OMAGGIO A DANTE ALIGHIERI NELLE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE

La mostra itinerante è curata dal docente universitario Giorgio Gregorio Grasso, storico e critico d’arte, direttore di Mediolanum Art Gallery e presidente della Fondazione Arte Contemporanea.
Obiettivo dichiarato dell’evento, oltre all’omaggio al sommo poeta, è favorire l’avvicinamento all’opera di Dante Alighieri, attraverso le immagini e la parola.
La mostra rappresenta anche un’occasione imperdibile per scoprire Rocca Brivio Sforza.
Un gioiello di grande interesse storico – architettonico che, per tutta la durata dell’esposizione, rappresenterà la “base” del percorso itinerante che condurrà le opere degli artisti nelle maggiori città italiane.
Tra le tappe più significative, figura anche Venezia.
È in programma un ciclo di esposizioni nelle maggiori città italiane legate alla vita di Dante Alighieri : tra esse, Parma, Ferrara e Ravenna.

Tra le tappe della mostra itinerante dedicata a Dante Alighieri, c'è anche Venezia
Tra le tappe della mostra itinerante dedicata a Dante Alighieri, c’è anche Venezia

La mostra, inaugurata lo scorso 10 luglio, chiuderà i battenti a dicembre.
Aperta al pubblico da giovedì a domenica, dalle 14:30 alle 18:30, nel mese di settembre sarà visitabile anche nelle mattinate di sabato e domenica.

CHI È CARMEN FRISINA

Nata a Palermo, dove vive con la sua famiglia, ha ereditato l’ amore per la pittura dal padre, appassionato d’arte.
Da giovane, sceglie di seguire un itinerario di studi che la condurrà fino alla laurea presso la facoltà di Economia e Commercio del capoluogo siciliano.
E, successivamente, all’insegnamento di discipline economiche e aziendali.
Continua però a coltivare un forte sentimento di ammirazione per l’arte pittorica, specialmente quella degli impressionisti.
Ha compiuto numerosi viaggi sia in Italia che all’estero per visitare le più importanti pinacoteche. Esperienze culturali che rafforzano in lei la voglia di dare spazio alla creatività e all’arte espressiva attraverso la pittura.
Una forte inclinazione che si concretizzerà nel 2013.
In quell’anno, dopo essere andata in pensione, decide di intraprendere un percorso artistico, esperienza alla quale avrebbe da sempre voluto dedicarsi.
Le sue fonti di ispirazione e gli elementi che la attraggono maggiormente sono i paesaggi siciliani, i limoneti, il mare e le attività campestri e artigianali.
Per Carmen Frisina inizia dunque una nuova avventura, alla ricerca dello spazio e dei colori, con il supporto di internet e qualche ora di lezione presso l’Università Europea del Tempo Libero di di Palermo.

LE OPERE

Già dai primi lavori, si evincono i tratti distintivi che accompagneranno costantemente la pittura dell’artista.
Quello più immediatamente riconoscibile, è il profondo legame con la terra natia, che si accompagna alla rara capacità di cristallizzare nei dipinti, le luci, i profumi e i colori dei luoghi.
Gli orizzonti pittorici si evolvono, divenendo sempre più personali nel tempo.
Un’altra qualità pittorica è rappresentata dalla potenza descrittiva ed evocativa che esalta il valore storico dei beni storici, anche se non più esistenti.
In tal senso, sono emblematiche due delle sue opere più note e apprezzate, “Serra e laghetto del villino Florio all’ Olivuzza” e “U scaru vecchiu“.