Dl agosto: previsto il bonus ristorante, con rimborso del 20% sulla carta 

Nel Decreto agosto al quale sta lavorando il Governo, sono previsti aiuti per proteggere e incentivare i posti di lavoro, spingere i consumi e risollevare i settori più colpiti dalla crisi innescata dal Coronavirus.

Con il Decreto agosto è probabile che arrivi anche il “bonus ristorante”. Una soluzione studiata per sostenere i consumi degli italiani in questo periodo di difficoltà economica, soprattutto per il settore della ristorazione. Si sta studiando per introdurre uno sconto per chi va al ristorante, che dovrebbe attestarsi al 20%, con un rimborso che arriverebbe direttamente sul conto o sulla carta o, in alternativa, registrando scontrini e ricevute su una apposita app

COME FUNZIONA ALL’ESTERO

Lo sconto sullo scontrino è un’idea recentemente già realizzata all’estero. Per esempio in Gran Bretagna, con il programma “Eat out to help out”. Per gli inglesi il bonus  prevede un taglio ancora maggiore, che arriva anche al fino al 50% per i pasti consumati nei ristoranti, a spese del Tesoro britannico.  È valido nel il mese di agosto per i primi tre giorni della settimana. Questo proprio per spingere i cittadini a ritornare a consumare pasti nei locali, anche oltre il weekend, dopo il periodo di lockdown trascorso in casa. Nel bonus erogato dal Regno Unito non sono però previste le bevande alcoliche, e la cifra massima che si può spendere a persona su ogni singolo scontrino è 10 sterline.

NON SOLO RISTORANTI

Ma gli sconti previsti per il Decreto agosto non si limiterebbero solo alla ristorazione. Su proposta del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani, il governo sta esaminando la possibilità di estendere lo sconto anche per altre attività come quelli per l’acquisto di beni per la casa come mobili, arredi, elettrodomestici e dell’abbigliamento e calzature. Sarebbero dei bonus da riscattare subito, al momento dell’acquisto a patto che siano effettuati “di persona”, non quindi con transazioni tramite e-commerce.  L’ipotesi sarebbe quella di garantire sconti dal 10% al 20% a seconda del settore merceologico, con un budget massimo a persona in fase di definizione. I benefit sarebbero finanziati con un fondo da circa 2 miliardi di euro.