Da Caronte & Tourist stop ai collegamenti con isole minori, i sindaci si appellano alla Regione: “Rischio paralisi”

isole minori

Caronte&Tourist annuncia la sospensione dei collegamenti marittimi integrativi con le isole minori. Al momento solo Lampedusa è coperta da regolare contratto; per il resto, stop alle corse giornaliere da Milazzo per le Eolie, a quella del giovedì verso Ustica e alle tre settimanali da Trapani a Pantelleria. Un annuncio che arriva quasi all’inizio della stagione estiva e che non poteva non provocare la risposta dei sindaci che chiedono ora aiuto al governo regionale per non andare incontro a gravissimi disagi per la popolazione residente e non solo.

Isole minori, la nota dei sindaci

“A seguito di quanto ripetutamente rappresentato in merito e delle tante interlocuzioni avute a riguardo dei collegamenti marittimi integrativi gestiti dalla Società Caronte & Tourist tra la Sicilia e le sue isole, che ha causato notevoli danni all’economia di queste sia per l’aumento vertiginoso delle tariffe, e, dopo, per l’interruzione degli stessi collegamenti da parte della predetta Società, si manifesta, ancora una volta, viva preoccupazione per l’incredibile situazione di disagio a cui sono sottoposte le popolazioni isolane rappresentate dagli scriventi Sindaci”. Così si apre la nota indirizzata al Presidente della Regione, all’Assessorato regionale delle infrastrutture e mobilità, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero Infrastrutture e Trasporti e alle Prefetture di Palermo, Messina e Trapani.

A firmare la missiva sono Domenico Arabia, sindaco di Santa Marina Salina, Fabrizio D’Ancona, sindaco di Pantelleria, Francesco Forgione, sindaco di Favignana – Isole Egadi, Riccardo Gullo, sindaco di Lipari, Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Militello, sindaco di Ustica, Giacomo Montecristo, sindaco di Leni, Clara Rametta, sindaco di Malfa.

Disagi per i residenti e paralisi economica

“Tale situazione di disagio si ripresenta ancora una volta con la sua forte drammaticità a causa dell’annunciata sospensione dei collegamenti marittimi integrativi con tutte le isole di Sicilia (tranne Lampedusa, unico settore coperto da regolare contratto) a partire da domani [oggi, ndr] che causeranno ancora notevoli disagi a queste comunità locali le cui condizioni di vita sono state pesantemente condizionate dall’aumento esponenziali dei prezzi ed in particolare dei carburanti”.

L’attenzione è fissata sulle conseguenze dello stop ai collegamenti. I sindaci scrivono: “L’interruzione dei collegamenti integrativi, ormai divenuti dopo tanti decenni assolutamente essenziali, si riverbererà ancora una volta con tutta la sua drammaticità sugli interessi economici, la qualità della vita e la possibilità di movimento dei cittadini italiani che vivono nelle piccole isole, zone disagiatissime, mettendo in soffitta lo stesso diritto alla continuità territoriale, fortemente limitato da quanto è ripetutamente accaduto negli ultimi anni e ancor di più compromesso per quanto sta accadendo”.

“Proprio ora all’inizio della stagione turistica e nel momento in cui avrebbero dovuto riprendere le attività edilizie, lavori pubblici e, a breve, anche l’inizio degli interventi previsti del PNRR “Isole Verdi”, che riguarda anche le isole di Sicilia, ecc., si verrà a determinare uno stato di paralisi e ulteriori danni all’economia, influendo in maniera drammatica sullo spopolamento delle nostre isole dove i giovani per le difficili condizioni di vita stentano a intravedere condizioni favorevoli per il loro futuro”.

“Non bisogna aspettare lo stato di agitazione della popolazione”

“La notizia dell’interruzione dei collegamenti integrativi rischia di mettere in grave agitazione l’opinione pubblica per le criticità già vissute in simili circostanze e che si vorrebbero scongiurare”, sottolineano i sindaci. Il riferimento è alla “mancanza di ossigeno per anziani, interruzione dell’erogazione della benzina, blocco del trasporto dei RR.SS.UU, blocco trasporto materiali edili per opere pubbliche, ritardo nei rifornimenti riguardanti ogni genere di merce in ogni isola e continue proteste dei trasportatori vittime della grave situazione che si è venuta a determinare”.

“Non bisogna aspettare che monti lo stato di agitazione della popolazione che manifesta progressiva insofferenza ed incredulità per quanto è stato annunciato circa la sospensione dei collegamenti integrativi a partire da domani. Si chiede all’On. le Presidente della Regione e all’Assessorato Regionale competente di scongiurare l’interruzione dei collegamenti integrativi di cui trattasi ed evitare ulteriori danni economici e sociali a queste comunità isolane e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente sul tema dei collegamenti marittimi”.

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