Cuffaro: “I miei censori ora stanno dimostrando di essere peggiori di me”

Politica, accuse a suo carico e ricordo dei giudici Falcone e Borsellino. Le parole dell’ex Presidente della Regione Siciliana

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Questa mattina Totò Cuffaro, ospite telefonico di Vincenzo Canzone a Prima Radio, ha rilasciato dichiarazioni a tutto tondo. L’ex Presidente della Regione si è soffermato in particolare sull’attuale situazione politica, sulle accuse mosse a suo carico da Alessandro Di Battista e sul ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Se la volontà di molti è fare un finto centro per dare un appoggio all’attuale Presidente della Regione io non ci sto. – Ha affermato Cuffaro – Sono per fare un grande centro e per ragionare su una candidatura di un Presidente della Regione centrista. Nulla in contrario con l’attuale Presidente, ma è un uomo di destra. Per questo sto lavorando perché il centro sia forte e riequilibri l’attuale sistema politico, attualmente tutto spostato a destra. Io sono stato un Presidente di centro-destra, ma quello di allora era “centro destra”, ora è una destra con un piccolo pezzo di centro. Se invece ricomponiamo un centro valido dal punto di vista politico ed elettorale, si potrà ricominciare a parlare di vero centro destra. Credo che il centro in Sicilia abbia il diritto e i numeri per esprimere una propria candidatura.

LE ACCUSE DI DI BATTISTA

Sulle accuse mosse a suo carico, e poi ritrattate, dall’ex grillino Alessandro Di Battista, Cuffaro commenta così: “Di Battista ha fatto due affermazioni gravi e frettolosi, era impreparato sugli argomenti sui quali mi stava attaccando. Poi ho appreso che ha fatto due smentite, ammettendo entrambi gli errori che gli contestavo. Il primo è che ha detto che sono stato condannato per concorso in associazione mafiosa, che non è vero perché ho ricevuto una condanna per favoreggiamento aggravato all’articolo 7. Il secondo – prosegue Cuffaro – è aver detto che ho attaccato Falcone, falso perché me la sono presa solo con giudice Taurisano che aveva messo sotto indagine Mannino. Di Battista si è scusato, non ci sarà la querela penale, ma la diffamazione a livello civile è partita nel momento in cui lui ha detto queste cose.

Degli errori che ho fatto mi assumo le mie responsabilità. – Ha sottolineato Cuffaro – Lo sconto della pena non deve essere punitiva, ma rieducativa. Chi ha commesso degli errori e ha pagato, credo che abbia tutto il diritto di poter tornare a vivere. Ho assistito a chi mi ha fatto la morale, ma adesso tutti questi censori che si additavano di cariche di presidenti antimafia li vedo li rannicchiati, e stanno dimostrando di essere peggiori di me.

SU FALCONE E BORSELLINO

Il ricordo non deve essere fine a se stesso – ha risposto Cuffaro alla domanda sulla memoria dei giudici Falcone e Borsellino ma al fatto che dentro di noi, nella nostra coscienza, venga elaborato anche un percorso e un desiderio di legalità, di migliorare le condizioni economiche e legali di questa terra. La nostra è una terra bellissima, che merita di essere amata e servita di più e va fatto con coraggio passione e rigore morale.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – prosegue – sono due eroi straordinariamente grandi della nostra terra. Ricordo i due avvenimenti che hanno segnato la mia vita e la mia coscienza, Quelle giornate devono essere monito perché non si verifichino più eventi del genere e monito di speranza. Tutte le cose buone alla fine vincono sempre.