“Che m… ci suoni, scinni ca ti rumpu u c…”, vigile del fuoco aggredito con una testata: due denunce a Palermo

Se l’è cavata con oltre 40 giorni di prognosi per la rottura del setto nasale ma per V.S., vigile del fuoco di 38 anni, aggredito con una testata da un uomo nella notte del 18 giugno a Palermo, potevano esserci conseguenze peggiori. Erano circa le 2, il pompiere stava rientrando col mezzo di servizio presso il distaccamento VVF di Brancaccio in via Filippo Pecoraino, quando improvvisamente sopraggiungeva un Honda Sh bianco con a bordo un uomo e una donna, con il conducente che avrebbe tagliato la strada al mezzo dei vigili del fuoco. Il pompiere 38enne ha quindi suonato il clacson allo scooter per evitare l’incidente e per avvisare il conducente, R.P. le iniziali, di prestare attenzione alla manovra che stava facendo.
Gli insulti e le minacce prima dell’aggressione
Sia l’uomo che la donna avrebbero inveito contro il vigile del fuoco esclamando: “Testa di minchia, che minchia ci suoni” e altre frasi simili. A quel punto R.P. avrebbe arrestato la marcia dello scooter scendendo dal Sh e dirigendosi verso il vigile del fuoco avrebbe aperto lo sportello del mezzo di servizio dei pompieri prendendo per un braccio V.S. per farlo scendere e minacciandolo: “Si un cuirnutu e sbirru, scinni ca ti rumpu u culu”. Dei colleghi del vigile del fuoco sono intervenuti per cercare di calmare l’ira dell’aggressore, il quale dopo aver preso a calci e pugni il mezzo dei pompieri è riuscito a colpire con una testata V.S. procurandogli la rottura del setto nasale. Trasportato all’ospedale Policlinico, per il vigile del fuoco i medici hanno stabilito una prognosi superiore ai quaranta giorni.
Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del Commissariato Porta Nuova che hanno fatto non poca fatica a calmare l’uomo e la donna, A.G. le iniziali, che continuavano a inveire contro il vigile del fuoco, mantenendo un atteggiamento aggressivo anche contro i poliziotti. I due sono stati identificati e denunciati e il vigile del fuoco ha presentato querela alla Procura di Palermo. A rappresentare il 38enne sono gli avvocati Domenico Cancemi, Annalisa Indorato e la Dott.ssa Valentina Meta.
Nella querela, la vittima ha manifestato inoltre le sue paure e preoccupazioni per possibili nuove aggressioni da parte dell’uomo e della donna, dopo quanto avvenuto la notte del 18 giugno.