Misilmeri si prepara a celebrare il centenario della nascita del Giudice Rocco Chinnici, un appuntamento atteso e sentito dalla comunità e da tutto il territorio siciliano. Una tre-giorni intensa, tra memoria, testimonianze e impegno civile, che dal 10 al 12 dicembre 2025 animerà il paese natale del magistrato, figura simbolo della lotta alla mafia e innovatore del metodo investigativo antimafia.
Nel corso delle giornate sono previsti incontri pubblici, momenti istituzionali, momenti di riflessione con le scuole, premiazioni a personaggi importanti per la città, interventi di testimoni diretti della storia di Chinnici, tra cui il suo autista, superstite dell’attentato del 1983, oltre alla partecipazione di associazioni impegnate nella cultura della legalità, come Addio Pizzo. Le iniziative coinvolgeranno diversi luoghi simbolo di Misilmeri e saranno aperte al pubblico.
Il 10 dicembre prenderà il via la manifestazione in Piazza Vittime di Nassirya alle ore 10.00 con i saluti istituzionali. A seguire, gli studenti parteciperanno al laboratorio tematico “Il Metodo Chinnici e la legalità”, condotto dall’Avv. Ettore Barcellona del Centro Studi Pio La Torre. Il programma prosegue con il talk “La lotta al racket e lo sviluppo delle imprese”, con Antonio Cottone de La Braciera e la partecipazione di Addio Pizzo. La giornata si chiude con il conferimento del Premio nel Centenario della nascita di Rocco Chinnici all’attore e regista Massimo Ghini e un buffet conclusivo. La conduzione sarà affidata a Massimo Minutella.
L’11 dicembre sarà dedicato a riflessioni sociali e testimonianze dirette. Dopo i saluti istituzionali, Don Sergio Ciresi, parroco della Chiesa San Gaetano di Brancaccio e direttore Caritas Diocesana, parlerà di “La Chiesa, gli ultimi, l’emergenza sociale come lotta alle mafie”. Seguirà la presentazione del libro a fumetti “Mauro Rostagno – Prove tecniche per un mondo migliore”, con proiezione di slide e interventi degli autori Nico Blunda, Marco Rizzo e Giuseppe Lo Bocchiaro. La giornata prosegue con il talk “Testimone di Coraggio: Giovanni Paparcuri e l’attentato al Giudice Rocco Chinnici”, con la testimonianza diretta di Paparcuri, moderato dal giornalista Michele Balistreri.
Il 12 dicembre si aprirà con i saluti istituzionali, seguiti dalla presentazione del libro “Trecento giorni disole.LavitadimiopadreRocco,ungiudicescomodo”e incontro con l’autore Giovanni Chinnici. Saranno conferiti il Premio Rocco Chinnici al cantautore misilmerese Antonio Di Martino e al Capitano Alessandro Baule, Comandante della Compagnia Carabinieri di Misilmeri. La giornata si concluderà con un buffet e la moderazione della giornalista Nadia La Malfa.
«Misilmeri rende omaggio a uno dei suoi figli più illustri con un programma che vuole essere non solo commemorativomaprofondamenteeducativo», dichiara il SindacodiMisilmeriRosarioRizzolo
«Rocco Chinnici harivoluzionato il modo di contrastare lamafia,mettendo al centro il lavoro di squadra, la visione e il coraggio civile. A cent’anni dalla sua nascita, il nostro impegno è custodire e trasmettere il suo esempio, soprattutto ai più giovani.»
A promuovere l’iniziativa il Comune di Misilmeri e la Fondazione Rocco Chinnici con il contributo dell’ARS, il sostegno del DipartimentoEntiLocalidellaRegioneSicilianae l’AssessoratoRegionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica.
Rocco Chinnici nacque a Misilmeri il 19 gennaio 1925. Magistrato stimato e uomo di grande rigore, entrò in magistratura nel 1952, lavorando prima come pretore e poi come giudice istruttore. Alla guida dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo introdusse una nuova metodologia di lavoro che cambiò la storia della lotta alla mafia: la creazione del PoolAntimafia, un team coeso e coordinato di magistrati che condividevano indagini, strategie e analisi.
Fu un innovatore, un visionario e un uomo profondamente impegnato nel dialogo con i giovani, convinto che la lotta alla mafia dovesse partire dall’educazione. Il 29 luglio 1983 venne assassinato da un attentato mafioso davanti alla sua abitazione di Palermo, insieme agli agenti della scorta e al portiere dello stabile; unico superstite fu il suo autista, oggi testimone della memoria.
La celebrazione del centenario non è solo un omaggio alla sua figura, ma un richiamo al valore della responsabilità civica, della giustizia e della partecipazione. Misilmeri lo ricorda con orgoglio, consapevole di custodire l’eredità umana e professionale di una delle personalità più incisive della storia italiana contemporanea.