Caso “cancello abusivo”, le Iene: “Catania è lontano da un’affermazione di verità”

“C’era un’illegalità che si consumava nel cuore della città di Palermo e grazie al nostro intervento è stata spazzata via”, ha dichiarato il giornalista

cancello

La Procura della Repubblica di Palermo ha rinviato a giudizio il giornalista de “Le Iene” Antonino Monteleone. L’accusa è “diffamazione a mezzo stampa” ai danni dell’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo. La vicenda riguarda un servizio andato in onda sul noto programma televisivo di Italia 1. “Protagonista” un cancello, chiuso con serratura, in prossimità del varco che porta al Cortile degli schiavi. A richiederne il montaggio il condominio in cui, tra gli altri, abita proprio l’assessore Catania. Esisteva o no un’autorizzazione che ne legittimasse la presenza? Questa la questione sollevata da Monteleone nel novembre 2019.

La risposta dell’autore del servizio in questione alla decisione della Procura non si è fatta attendere. “I fatti sono ostinati e in questa storia il fatto principale è questo: c’era un’illegalità che si consumava nel cuore della Città di Palermo e che grazie al nostro intervento è stata spazzata via – Ha affermato a Palermo Live Antonino Monteleone -. Di questo ci rallegriamo da più di due anni, ringraziando il Sindaco Leoluca Orlando che è intervenuto nei giorni immediatamente successivi alla nostra denuncia.

Certamente a noi sembrava corretto informare l’opinione pubblica della curiosa circostanza – ha proseguito il giornalista – che un vero e proprio abuso fosse opera del condominio dove vive l’assessore con delega alla mobilità. Quanto al rinvio a giudizio, del quale apprendo dai giornali e non dal Tribunale di Palermo, mi dispiace smorzare l’entusiasmo di Giusto Catania ma mi pare lontano da un’affermazione della verità nell’aula di Giustizia“.

Nel pomeriggio l’assessore Catania aveva convocato una conferenza stampa per informare i media dei risvolti legati alla vicenda.