Biagio Siciliano e Maria Giuditta Milella, Palermo ricorda gli studenti investiti da un’auto di scorta nel 1985

I due vennero travolti da una vettura di scorta dei giudici istruttori Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta

biagio

Cade il 25 novembre l’anniversario della morte di Biagio Siciliano e Maria Giuditta Milella, studenti del liceo classico Meli di Palermo che, nel 1985, vennero travolti da una vettura di scorta dei giudici istruttori Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta.

Una “strage della grande emergenza”, la definirono i cronisti, sulla quale oggi si è incentrato un momento di riflessione organizzato dalla presidenza della Commissione Cultura dell’ottava Circoscrizione e dal Centro Studi “Paolo e Rita Borsellino”. Un evento in vista del quale l’ottava Circoscrizione ha provveduto a ripulire il sito adiacente la pensilina “Libertà-Croci” della fermata dell’autobus urbano e lucidare la targa in ottone in ricordo dei due studenti.

Le iniziative

Stamani alle 9.30, nei pressi di Piazza Croci, si è tenuto un momento di ricordo presso la targa, con la deposizione di fiori, letture ad alta voce, poesie e cartelloni realizzati da alunni e alunne, studenti e studentesse degli istituti scolastici palermitani. Alle 11.30 presso il teatro del Liceo linguistico “Ninni Cassarà” – di via Don Orione n. 44 – la tavola rotonda dal titolo “Fare memoria: Biagio e Giuditta trentasette anni dopo”.

Ad intervenire Mari Albanese, presidente della Commissione cultura Ottava Circoscrizione di Palermo; Macello Longo, presidente Ottava Circoscrizione di Palermo; Daniela Crimi, dirigente scolastica presso il Liceo linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo; Leonardo Guarnotta, magistrato in quiescenza già presidente del Tribunale di Palermo; Roberto Puglisi, giornalista e scrittore; Vincenzo Siciliano, fratello di Biagio; Vittorio Teresi, magistrato in quiescenza e presidente del Centro Studi “Paolo e Rita Borsellino”.  

Biagio e Maria Giuditta: “Vittime inconsapevoli ed indirette della violenza mafiosa”

“Vittime inconsapevoli ed indirette della violenza mafiosa che in quegli anni ed in quelli successivi, aveva avvelenato il clima della nostra città. Il tributo di sangue di quelle giovani vittime fa parte della memoria collettiva dei palermitani ed essa deve mantenersi viva affinché quel tributo non risulti vano”. Così Vittorio Teresi, Presidente del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, ha commentato.

“Il mio primo impegno come Presidente della Commissione cultura dell’ottava circoscrizione in sinergia con il Centro studi Paolo e Rita Borsellino è stato quello di ricordare, con un evento, Biagio e Giuditta. Fare memoria in una terra che vive un eterno presente, rimane un’urgenza sociale e culturale. La nostra scelta è stata quella di coinvolgere le scuole, i giovani di questa città affinché la storia di questi due giovani non cada nell’oblio. Mi auguro che Biagio e Giuditta, le loro giovani vite negate, siano da monito nella lotta e nell’impegno contro la mafia. Non solo il 25 novembre di ogni anno”. Così Mari Albanese, Presidente della Commissione cultura.

Foto ufficio stampa