Baretto, ora è davvero finita: “Tanta amarezza, ma lo dobbiamo accettare”

Adesso è davvero definitivo, venerdì prossimo chiuderà il Baretto di Mondello. Dopo 64 anni lo storico chiosco si deve arrendere al verdetto del giudice. Il figlio del proprietario: ” Il baretto nasce con mio nonno, è sempre stato nostro. Per noi era come una seconda casa.”

baretto mondello

Non c’è più tempo per le trattative, anche l’ultima ancora di salvezza si è rivelata vana. Lo storico “Baretto” di Mondello chiuderà definitivamente i battenti venerdì 24 settembre, dopo 64 anni di storia. A nulla sono servite, infatti, le proteste social delle migliaia di affezionati, che si sono dimostrati solidali nei confronti del gestore, Vincenzo Schillaci. La trattativa tra il Comune di Palermo e la società Italo-Belga ha visto trionfare quest’ultima, che si è visto riconoscere il chiosco di Valdesi come sua proprietà privata, piuttosto che come bene demaniale.

I problemi erano iniziati oltre dieci anni fa, quando non era stato rinnovato il contratto di affitto del Baretto. Da qui era partito un lungo iter legale, con l’intromissione di una concessione comunale finalizzata a consentire all’esercizio commerciale di proseguire l’attività. All’interno di questo contesto anche il mancato pagamento del canone di locazione dal 2010 al 2015, bloccato proprio dall’accordo con il Comune. Quest’ultimo, però, non ha potuto opporsi agli ultimi risvolti giudiziari.

Non parlerò della causa giudiziaria, non entro nel merito – afferma a Palermo Live Carlo Schillaci, nipote del fondatore del Baretto e figlio dell’attuale proprietario -. Posso solo dire che la sensazione, come si potrà immaginare, è di profondo dispiacere. Il baretto nasce con mio nonno, è sempre stato nostro. Per noi è come una seconda casa. Non possiamo che essere dispiaciuti, c’è tanta amarezza ma dobbiamo accettare come sono andate le cose.

Siamo veramente molto stanchi per via di una stagione per nulla semplice – procede Schillaci -. Tutte queste date in scadenza, non sapere se andare o non andare. Ma tutto l’affetto ricevuto è indice del fatto che qualcosa di buono in questi anni lo abbiamo fatto e costruito. Adesso in qualche modo andremo avanti, perché comunque è sbagliato rimanere fermi.

Non ci sono parole per ringraziare tutti coloro che hanno voluto bene al Baretto – conclude -. Li ringrazio per tutto l’amore che ci hanno dimostrato, sempre ma soprattutto in questi ultimi mesi difficili.