Attentato di Mosca, uno dei terroristi: “Ho sparato per soldi, mi hanno dato 5mila euro”
Per l’azione terroristica gli sono stati promessi 500.000 rubli, l’equivalente di circa 5mila euro, di cui la metà già pagati
Ieri, 23 marzo, le agenzie di stampa statali della Federazione Russa hanno diffuso la notizia che per la strage nella sala concerti di Mosca sono state arrestate undici persone, tra cui quattro presunti terroristi.
Il servizio di intelligence interna, l’Fsb, ha riferito che i quattro accusati di avere compiuto l’assalto sono stati arrestati con altre sette persone nella regione di Bryansk, circa 350 chilometri a sud-ovest di Mosca. I sospetti attentatori viaggiavano a bordo di una Renault bianca, bloccata dopo un inseguimento.
L’interrogatorio di uno dei presunti terroristi
Alcuni canali Telegram vicini ai servizi di sicurezza russi, hanno rilanciato un video in cui c’è uno dei quattro presunti attentatori mentre viene interrogato. L’uomo ha affermato di essere arrivato a Mosca il 4 marzo. “Che cosa ci facevi al Crocus?”, gli ha chiesto un agente delle unità speciali, mentre registrava con uno smartphone. “Ho sparato”, ha risposto l’uomo. “A chi hai sparato?”. “Alle persone”, ha detto l’interrogato. “Perchè l’hai fatto?”, lo ha incalzato il poliziotto. “Per soldi”, ha confessato lui.
Nel video, l’arrestato ha dichiarato di avere 26 anni, di aver accettato di partecipare all’attacco dopo avere ascoltato circa un mese fa le lezioni di un non meglio precisato ‘predicatore’, e di essere stato reclutato da un aiutante di quest’ultimo, di cui non conosce il nome. L’uomo ha aggiunto che per l’azione terroristica gli erano stati promessi 500.000 rubli (circa 5.000 euro), di cui 250.000 già pagati in anticipo.
Foto frame video Tgcom24
