Assegno di inclusione, scoppia il caos a Palermo: “A rischio incolumità dei dipendenti delle Poste”

Scoppia il caos a Palermo, con lunghe code e momenti di tensione in diversi centri postali della città per l’assegno di inclusione. La misura del governo Meloni è prevista per sopperire  all’abolizione del Reddito di cittadinanza.

Sono in migliaia i palermitani che negli ultimi giorni si sono riversati in massa agli sportelli per riuscire a ritirare le somme sostitutive del vecchio sussidio. Il caso adesso è pronta ad arrivare direttamente in Parlamento, come affermato dai deputati palermitani del M5S Davide Aiello, Valentina D’Orso e Daniela Morfino. Depositata, infatti,  un’interrogazione ai ministri Maria Elvira Calderone e Giancarlo Giorgetti.

Aiello: “Tali circostanze mettono a rischio l’incolumità degli operatori”

“In città già 10 uffici postali hanno esaurito le tessere e nei giorni scorsi si sono registrati momenti di tensione. Episodi simili si erano verificati anche ai tempi della card ‘Dedicata a te’. Tali circostanze, altresì, mettono a rischio l’incolumità dei dipendenti di Poste italiane. Ricordiamo nitidamente quando, prima dell’avvio del Reddito di cittadinanza, i media vicini al centrodestra prefigurarono caos e code. Come noto, nulla di tutto ciò accadde. Abbiamo depositato un’interrogazione, a mia prima firma, ai ministri Calderone e Giorgetti con cui chiediamo quali azioni urgenti intendano intraprendere per risolvere questa situazione, che inibisce un diritto rivolto alle fasce sociali più deboli, e per tutelare l’incolumità degli operatori di Poste in caso di episodi di aggressione. Auspichiamo che i due ministri forniscano risposta quanto prima”, così commenta il deputato Davide Aiello. 

I numeri dell’assegno d’inclusione

Le domande lavorate, pervenute entro i primi giorni di gennaio, fanno sapere dall’Inps, sono state 446.256 di cui 418.527 con Pad sottoscritto. Dai controlli preventivi effettuati, è emerso che 12.222 domande necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione attestante il requisito richiesto ai fini del riconoscimento della misura. L’Inps, acquisita la certificazione, potrà procedere al pagamento dal prossimo 15 febbraio o comunque entro 60 giorni qualora non pervenga la certificazione da parte degli enti preposti. Altre 1.140 istanze sono in istruttoria per controlli interni dell’Istituto (accertamenti antifrode).

Delle 446.256 domande, di cui 418.527 con Pad sottoscritto, “117.461 – spiega Inps – “sono state respinte per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa”.