Ars, La Vardera chiede esame del capello ai deputati: “Dare un segnale chiaro a chiunque faccia utilizzo di droghe”

La proposta arriva dopo la costituzione dell’intergruppo sul fenomeno del consumo di droghe negli adolescenti, promosso proprio dal presidente di “Sud chiama nord”

la vardera

Dopo l’ufficialità della costituzione dell’intergruppo promosso dal presidente di “Sud chiama nord”, Ismaele La Vardera, sul fenomeno del consumo di droghe negli adolescenti, avvenuta oggi durante la seduta d’aula a Palazzo dei Normanni, l’ex iena ha chiesto ai colleghi deputati di sottoporsi liberamente al test tossicologico del capello.

“È importante – ha spiegato il deputato regionale – che questo Parlamento mandi un segnale chiaro ed inequivocabile a chiunque faccia utilizzo di droghe. Noi dobbiamo essere un esempio da seguire per tutti e per questo ho chiesto ufficialmente al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, la possibilità di istituire un presidio che permetta ai nostri colleghi di fare il test del capello”.

Test del capello per i deputati Ars, la proposta di La Vardera

L’iniziativa ha visto il plauso da parte di Galvagno, che ha promesso di essere il primo a farlo, invitando di fatto tutti gli onorevoli a fare altrettanto. Lo stesso, inoltre, nei prossimi giorni spiegherà come e con quali modalità i deputati potranno far il test del capello – esame tossicologico che rileva l’abuso o l’uso improprio di droghe fino a 90 giorni di distanza – e farlo pervenire in Assemblea.

“È giusto che i siciliani vengano informati se i propri rappresentanti fanno uso di droghe. Mi sottoporrò volontariamente al test ed invito i colleghi a fare altrettanto”, si legge in una nota del presidente dell’Ars. “La mia adesione all’intergruppo è ovviamente scontata, così come l’esame clinico. Credo che questo sia un passaggio importante per cominciare a ridare credibilità alla politica. Evitiamo dibattiti stucchevoli, diamo subito l’esempio e trasformiamo questa Assemblea in una casa di vetro. È un primo piccolo passo, ma ritengo sia coraggioso e di grande responsabilità: sottoponiamoci ad un esame clinico sulla tossicodipendenza”.

“Sono felice – ha concluso La Vardera – che l’assemblea ha sposato questa iniziativa. Questo intergruppo nasce con l’idea di aiutare i giovani a stare lontani dalle droghe e soprattutto dal crack. Ho sentito il presidente e mi ha detto che autorizzerà l’accesso di esperti per il test e che lui sarà il primo a farlo”.

Per questo motivo, La Vardera proporrà di incaricare la U.O.C. Controllo Qualità e Rischio Chimico, centro di riferimento tossicologico regionale e centro di riferimento del sistema allerta precoce nazionale per le nuove droghe, con compito istituzionale per tutto il sud Italia.

 

 

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