Arrestato a Palermo il boss Giuseppe Auteri, era latitante dal 2022

Auteri

Era latitante dal 2022 dopo essere fuggito all’operazione “Vento”, ma la fuga del boss di Porta Nuova Giuseppe Auteri è finita oggi pomeriggio quando i carabinieri lo hanno arrestato mentre era da solo in un appartamento vicino via Oreto a Palermo. 

Auteri era riuscito a scappare al blitz “Vento” nel 2021 e nato dopo l’omicidio del boss Giuseppe Incontrera. In quella circostanza ad essere fermati furono in 18.

Le indagini del Nucleo Investigativo di Palermo, attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di delineare l’organigramma del mandamento mafioso di Porta Nuova. Ricostruite anche le vie dello spaccio di droga di vario tipo: hashish, marijuana, cocaina, eroina, crack. Tra i fermati ci sono infatti i presunti capi di sei piazze di spaccio, localizzate nei centralissimi quartieri del Capo, della Vucciria, di Ballarò e della Zisa (via dei Cipressi, piazza Ingastone e via Regina Bianca). Piazze capeggiate da elementi ritenuti organici a Cosa Nostra.

Si menzionano anche due episodi estorsivi e cinque tentativi di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti del centro cittadino. Infine, due rapine a mano armata.

Auteri fuggito al blitz dell’estate del 2021

Tra gli arrestati figura il nome di Salvatore Incontrera, 25 anni, figlio dell’ucciso. E poi il consuocero di quest’ultimo, Giuseppe Di Giovanni, 42 anni, e Tommaso Lo Presti, 57 anni, scarcerato nel 2020. La figlia di Incontera ha infatti sposato il figlio di Giuseppe Di Giovani, fratello dei boss detenuti Gregorio e Tommaso.

Sempre nel luglio 2022, una settimana dopo il primo blitz, un altro colpo fu messo a segno sempre ai danni del mandamento mafioso di Porta Nuova a Palermo. Nell’operazione “Vento 2” in manette erano finite 12 persone In carcere erano finiti  Nicolò Di Michele 32 anni, Filippo Burgio, Salvatore Incontrera, già in arresto nel blitz sempre di luglio. Ai domiciliari invece Giuseppe D’Angelo 28 anni, Massimiliano D’Alba 31enne, Antonino Fardella 41 anni, Gaetano Verdone (50enne), Francesco Verdone (33 anni), Marco Verdone (30), Angelo Costa 29 anni e Maria Carmelina Massa 43 anni.  E appunto Giuseppe Auteri che allora aveva 47 anni

Filippo Burgio, 50 anni, è il padre di Emanuele, il ragazzo ucciso nel quartiere Vucciria un anno fa. Sarebbe dovuto uscire proprio oggi dal carcere dove ha scontato una pena per associazione mafiosa ed estorsione, ma dalle indagini dei Carabinieri è emerso che Filippo era già pronto a vendicare la morte del figlio. In manette è finita anche la moglie di Giuseppe Incontrera, Maria Carmelina Massa. Il marito, boss emergente del mandamento è stato ucciso a colpi di pistola il 30 giugno alla Zisa da Salvatore Fernandez. La donna avrebbe aiutato il coniuge nella gestione dei traffici di droga e nella cassa del mandamento. 

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