Aperto il testamento di Berlusconi: la posizione dei figli e di Marta Fascina

Nel testo del testamento ci sarà l’assetto del gruppo Fininvest e la massa patrimoniale, compresi i lasciti di liberalità a terzi

Nello studio del notaio Arrigo Roveda a Milano, davanti a due avvocati che hanno svolto la funzione di testimoni,  è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi. Il documento con le ultime volontà del fondatore di Mediaset e Forza Italia sarà letto ai figli e reso pubblico solamente quando il testamento verrà depositato ufficialmente. Ma nella giornata di oggi potrebbe essere diffuso, subito dopo la chiusura dei mercati finanziari, un comunicato ufficiale di Fininvest. Ma nell’assetto societario del gruppo, comunque,  non ci dovrebbero essere cambiamenti. Tanto è vero che le quotazioni delle azioni delle aziende interessate della galassia Berlusconi ieri hanno chiuso con andamento piatto. In questi casi la Borsa è il termometro della situazione, e se sono previsti sconvolgimenti societari, scommette in anticipo.

Non sono previsti sconvolgimenti societari

Quindi ci sarà continuità nelle aziende e nella vita familiare. Da quanto si apprende, comunque,  la primogenita Marina si avvia ad avere un ruolo di guida nel gruppo. Il fatturato delle società controllate o partecipate è superiore ai cinque miliardi, con un totale di circa 20mila dipendenti. Al centro concreto del testamento c’è ovviamente Fininvest. Ovviamente al centro concreto del testamento c’è Fininvest. Ma sul piatto ci sono società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. Nel grandissimo patrimonio immobiliare, che comprende tra l’altro residenze di lusso ai Caraibi, c’è anche Villa Certosa in Sardegna. Anche se, secondo le indiscrezioni, quest’ultima potrebbe essere uno dei beni sui quali i figli puntano meno e in possibile vendita in tempi brevi. Così come la società calcistica del Monza, sulla quale sono già stati avviati i primi colloqui sia con Vaghelis Marinakis, l’imprenditore greco vicino al premier conservatore ellenico Mitsotakis, sia successivamente con fondi d’investimento statunitensi.

La posizione della Fascina nel testamento di Berlusconi

I due terzi della massa patrimoniale saranno divisi tra i cinque figli, Marina, Barbara, Pier Silvio, Eleonora e Luigi. Tale patrimonio comprende i beni esistenti mobiliari e immobiliari e le eventuali donazioni a uno o più figli fatte in vita. Ovviamente qualcosa spetterà anche alla compagna Marta Fascina, che dovrebbe continuare ad avere parte della residenza nella storica Villa San Martino di Arcore. Infatti solo il testamento rivelerà e assicurerà alla compagna del Cavaliere un lascito. Perché non è prevista una quota legittima per le convivenze eterosessuali. L’ex premier e la Fascina infatti non erano sposati e secondo la legge Cirinnà del 2016, una quota legittima è concessa solo alle convivenze omosessuali. Legalmente, dunque, è riconosciuto a Fascina il diritto di abitare nella villa ad Arcore per cinque anni dalla morte di Berlusconi e, una volta trascorso il quinquennio, potrebbe essere costretta a lasciare l’abitazione e cedere il bene ai figli.