Ancora vittime sul lavoro: due operai morti congelati

“I numeri che si registrano ormai sul fronte degli infortuni e morti sul lavoro sono da brivido”. Così Mario Puglisi e Francesco Danese

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Il lavoro miete altre vittime in Italia. Nel campus universitario Humanitas di Pieve Emanuele, collegato all’omonimo ospedale, un getto di azoto liquido ha investito due tecnici di un’azienda esterna causando ustioni da congelamento.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Inoltre, disposto il sequestro dell’autocisterna con cui stavano effettuando il rifornimento di azoto liquido (che prima, però, dovrà essere messa in sicurezza).

Emanuele Zanin, bresciano di 46 anni e e Jagdeep Singh, indiano di 42, lavoravano per la Autotrasporti Pé, specializzata in trasporti criogenici. Disposta l’autopsia sui corpi trovati a terra in fondo ad un locale a cielo aperto, in una sorta di incavo che contiene il serbatoio-cisterna. Una delle ipotesi è che lì siano stati investiti da una perdita di azoto. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali.

NUMERI DA BRIVIDO

I numeri che si registrano ormai sul fronte degli infortuni e morti sul lavoro sono da brivido. Ci troviamo a combattere quotidianamente una guerra silenziosa. La quale, se non si affronta con adeguate e strategiche misure di intervento, rischia di mietere ancora tante vittime innocenti”. Lo dicono,  in una nota congiunta, il presidente e il vice presidente della Panormedil, Mario Puglisi e Francesco Danese.