Alluvione del 2018 a Casteldaccia, pene ridotte e un’assoluzione per la strage in una villetta di campagna

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Era il 3 novembre del 2018 quando a Casteldaccia, nel Palermitano, morirono nove persone, tra cui quattro bambini, travolte da un’alluvione mentre si trovavano in una villetta in campagna. La sentenza della seconda sezione della Corte d’appello di Palermo ha stabilito la riduzione delle pene e un’assoluzione nell’ambito del procedimento scaturito dalla tragedia.

Nello specifico, è scesa da 3 a 2 anni la pena per il sindaco, Giovanni Di Giacinto, che ha ottenuto la sospensione, mentre per il proprietario della villetta, Antonio Pace, si passa da 3 anni a un anno e 10 mesi. Assolta, infine, l’architetto e responsabile della Protezione civile comunale, Maria De Nembo, condannata a tre anni in primo grado e difesa dall’avvocato Pasquale Contorno. Secondo il collegio presieduto da Gabriella Di Marco, che ha riformato la sentenza del Tribunale di Termini Imerese, per lei il fatto non sussiste.

Foto da Ansa