Allarme Covid a Palermo: Orlando scrive a Conte e i medici chiedono provvedimenti

Situazione pesante a Palermo, dove ci sono 70 dei 179 nuovi positivi siciliani. Aumentano i ricoveri e i malati gravi
Trentasette casi alla missione di Biagio Conte: tutti gli ospiti in quarantena. Orlando e gli esperti chiedono provvedimento

In Sicilia ieri ci sono stati 179 nuovi contagi, che rappresentano il 2,8 per cento dei 6.329 tamponi fatti, una percentuale mai registrata. Anche a Palermo c’è stato il record dei positivi: settanta casi. Nel capoluogo la situazione che preoccupa di più è il focolaio esploso nella missione Speranza e Carità di Biagio Conte. Tutti gli ospiti delle strutture di via Decollati, via Archirafi, via Garibaldi e via villa Florio sono in quarantena. I positivi sono 37 e in un tavolo convocato dell’Asp, d’accordo con il Nas ed il Comune è stato deciso di sottoporre tute le persone ospitatei a tampone.

ORLANDO SCRIVE AL GOVERNO, ALLA REGIONE, ALLA PREFETTURA ED ALLA ASP

A proposito della situazione esistente nella missione di Biagio Conte, il sindaco Orlando ha inviato una lettera al Governo, alla Regione, al Prefetto ed all’Asp. Dopo avere rappresentato i rischi connessi alla situazione attualmente in essere nella missione Speranza e Carità, alla fine ha scritto: “Credo necessario, nel confermare la piena collaborazione da parte della Amministrazione comunale per quanto di propria competenza, un intervento del Governo nazionale e/o comunque da parte di tutte le Autorità comunque e diversamente competenti, sì da scongiurare il grave rischio accennato”.

ANCHE FRA GLI ESPERTI C’È ALLARME

Anche nel mondo medico c’è allarme. Massimo Farinella, il direttore di Malattie infettive del Cervello, ha espresso la sua preoccupazione a Repubblica, e non ha dubbi: «Bisognava prorogare il blocco dei voli almeno fino a dopo il primo mese di scuola». Per lui è evidente che l’attuale situazione è anche una conseguenza dell’apertura ai flussi turistici. Farinella è preoccupato dagli ospedali di nuovo pieni: «Serve un provvedimento della Regione per contenere gli assembramenti anche tra familiari: matrimoni e bus pieni sono un pericolo». Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie infettive del Policlinico, per scongiurare contagi nelle scuole spera nell’opera degli insegnanti, perché «educare i ragazzi al rispetto delle regole, distanze e mascherine serve oggi più che mai».