Matteo Messina Denaro, l’ultimo saluto al cimitero di Castelvetrano: pochi familiari e regole stringenti

La tumulazione del boss dovrebbe concludersi entro le otto di oggi. Non ci saranno funerali religiosi

Oggi è prevista la tumulazione di Matteo Messina Denaro, dopo l’ultimo viaggio che lo ha portato da L’Aquila fino in Sicilia. Il feretro del boss arriverà all’alba di oggi 27 settembre al cimitero di Castelvetrano. L’ex latitante è  morto lunedì notte nell’ospedale del capoluogo abruzzese. La nipote e legale, Lorenza Guttadauro, unica della famiglia a vedere il capomafia dopo il decesso, ha scelto per lo zio una cassa in cedro. Nel pomeriggio sul corpo del padrino è stata effettuata l’autopsia, disposta in accordo dalla procura di Palermo e da quella de L’Aquila. L’esame, eseguito dal medico legale di Chieti Cristian D’Ovidio,  ha confermato il decesso per cause naturali. La salma di Messina Denaro ha lasciato il nosocomio aquilano in serata. 

Asseteranno alla tumulazione pochi familiari

Poco prima della partenza da L’Aquila sono arrivati il nulla osta alla sepoltura e il dissequestro della salma, quindi la bara è stata caricata su un carro funebre venuto da Castelvetrano. Un lungo viaggio, l’ultimo del boss, che si concluderà al cimitero del paese di cui la famiglia è originaria. La Questura di Trapani ha vietato i funerali pubblici e ha dettato regole stringenti sulla cerimonia. In un camposanto blindato già da ore, pochi familiari assisteranno alla tumulazione: daranno l’ultimo saluto al boss certamente le sorelle Giovanna e Bice, il fratello Giovanni e la figlia Lorenza, da poco riconosciuta. Non dovrebbe esserci la madre, invalida ormai da anni. Le esequie dovrebbero concludersi entro le sette di domattina. Non ci saranno funerali religiosi. La Chiesa li vieta per i mafiosi, una posizione ribadita con nettezza dal vescovo di Mazara del Vallo Giurdanella.

Foto frame video Studio Aperto

CONTINUA A LEGGERE

 

Matteo Messina Denaro, tra le ultime volontà il rifiuto del funerale religioso: “Dio la mia giustizia”