Aggressione in via Ammiraglio Rizzo, la nipote della vittima: “Ecco la verità”

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Caccia all’aggressore che venerdì pomeriggio ha preso a pugni un’automobilista in via Ammiraglio Rizzo a Palermo. L’uomo, 56 anni, è stato portato in ospedale in codice giallo. Ma cosa è successo? A chiarire il tutto è la nipote della vittima, Ylenia che con un post su Facebook ha spiegato come sono andate le cose, chiarendo i motivi dell’aggressione. “Mio zio, uomo alla guida della panda blu, stava percorrendo via Ammiraglio Rizzo quando gli è stata bruscamente tagliata la strada da questo uomo in scooter che proveniva da Via Castellana.

Si è ritrovato a suonare il clacson non per impazienza, non per insistenza (come riportato da alcune testate giornalistiche che non erano neppure presenti sul luogo) non per maleducazione, ma per intimare l’uomo alla guida dello scooter a prestare attenzione alla strada, perché come ben sappiamo tagliare la strada a qualcuno può essere fatale.

“Ma che modo è di guidare?”, poi l’aggressione

Come dichiarato dai presenti e come riportato sulla denuncia – ha continuato la nipote -, ciò che ha fatto scattare la rabbia dell’aggressore è stato un “ma che modo è di guidare?” frase che, molto probabilmente, sarà stata più colorita, ma nulla che giustifichi in qualche modo un uomo che scende da uno scooter, si avvicina alla macchina e finisce per spaccare lo zigomo ad una persona che stava guidando, esattamente come lui.

Nessun suono del clacson per impazienza: “Ho letto – purtroppo – tantissime cose, alcune di queste totalmente prive di sensibilità ed empatia. Sfido chiunque a sostenere in piena sincerità di non aver mai suonato il clacson o di non aver mai discusso con qualcuno mentre si trovava in macchina, soprattutto nel traffico e nell’inciviltà di Palermo. Io sono la prima a farlo e lo ammetto senza alcun problema, perché tra cellulari in mano, distrazione e regole del codice stradale completamente dimenticate, spesso guidare a Palermo significa mettere in primis la propria vita in pericolo e questa ne è una delle tante dimostrazioni.

Aggressore ripreso da alcuni testimoni: “Il gesto dell’uomo, che è scappato successivamente, è totalmente ingiustificabile sotto ogni punto di vista. Ma a questa gente si contrappone tantissima gente onesta e sensibile, che ha avuto la gentilezza di fare foto all’uomo e al suo scooter, fermarsi, chiamare le autorità e dichiarare ciò che aveva visto. A questa gente vanno i nostri ringraziamenti, che spero arrivino attraverso questo post”.

 
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