Aggressione nella notte a Palermo, due ragazzi nel mirino del branco: indagini in corso

Prima Circoscrizione

Violenza nella notte nel cuore di Palermo, due ragazzi di 25 anni sarebbero stati aggrediti da un gruppo di giovanissimi, giunti a bordo di scooter elettrici, nella zona dell’isola pedonale di via Maqueda. Secondo una prima ricostruzione, trascorsa la serata con amici, i due si stavano dirigendo a piedi verso la stazione centrale quando il rimprovero di uno di loro a un giovane, che transitava con lo scooter elettrico sul marciapiede, avrebbe fatto da pretesto per dare il via all’aggressione.

Giunti in via Fiume, infatti, il gruppo li avrebbe accerchiati e picchiati con calci e pugni. Le vittime sono state soccorse dai sanitari del 118 e trasportate all’ospedale Civico. Hanno sporto denuncia. Sul caso indaga la polizia che sta cercando di risalire, anche attraverso le telecamere di video sorveglianza, ai componenti del branco, composto probabilmente da ragazzi tra i 16 e i 20 anni.

Cisl: “Servono maggiori controlli, serve la presenza dello Stato”

“Non è più accettabile che la nostra città sia teatro di episodi di una violenza inaudita, e che a compiere questi feroci atti siano proprio i più giovani. È ora di alzare la testa tutti insieme e fare rete con le forze dell’ordine, con le scuole, il mondo del sociale e del volontariato, i sindacati e le istituzioni, perché davanti a questo disagio sociale, lavorare insieme per diffondere principi di legalità e di rispetto verso il prossimo, può essere la sola e unica risposta”. Ad affermarlo è la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami, commentando l’ennesimo episodio di violenza accaduto a Palermo, l’aggressione nei confronti di due 25enni nella zona pedonale di via Maqueda.

“La logica del branco prevale in modo allarmante. Questi gruppi di giovanissimi presidiano il centro storico, le zone della movida affermando con violenza il loro ‘predominio’ . Servono maggiori controlli, serve la presenza dello Stato. È ora di dire basta di riprenderci la città e il diritto di viverla senza alcun timore”, aggiunge Badami. “È forse il caso di pensare all’istituzione in Prefettura di una cabina di regia, un osservatorio specifico sulla violenza giovanile, perché servono azioni forti e coordinate e qualificate. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”, conclude la segretaria generale Cisl Palermo Trapani.