Aggressione davanti al Caf a Cruillas, consigliere di circoscrizione finisce in ospedale: “Abbiamo bisogno delle istituzioni”

Ancora violenza a Palermo. Nel pomeriggio di martedì 29 aprile, Piero Bucchieri, responsabile del Circolo MCL Eolo di via Conceria, nonché consigliere della VI Circoscrizione, è stato vittima di un’aggressione nei pressi del CAF in cui lavora in zona Cruillas. Tutto, stando al suo racconto, sarebbe partito dalla revoca dell’Assegno d’inclusione a una donna: la signora avrebbe chiesto e ricevuto tutte le informazioni del caso presso gli uffici del CAF ma successivamente il figlio, insieme a un gruppo di giovani, si sarebbe presentato a chiedere ulteriori delucidazioni.

Aggressione davanti al Caf a Cruillas, il racconto

“Il giovane si è presentato in ufficio con un gruppo di ragazzi che non conosciamo – racconta Bucchieri – Continuando a dare tutte le spiegazioni, avevo visto che l’aria era molto calda. Tra l’altro, la gente andava via per le urla tra loro del gruppo. Li ho invitati ad andare fuori e tutto, in un primo momento, era andato bene. Tuttavia, il diverbio tra di loro è continuato fuori. Io mi sono solo avvicinato per chiedere se si potessero spostare più in là per lasciarci lavorare. Una richiesta che ormai da fastidio, soprattutto a questi giovani che si sentono chissà che cosa. La richiesta li ha irritati: “Ma tu cu m*****a si?”, la risposta. Ho capito la situazione e mi sono girato, ma ho ricevuto un colpo di casco. Ho riportato un trauma cranio-facciale, con prognosi di tre giorni, e una sospetta lesione alla mandibola”.

Bucchieri ha allertato la polizia e sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del 118. Le autorità hanno avviato le pratiche caso. Non conosceva i componenti di quel gruppo ma gli sono sembrati molto giovani. E in questi giorni in cui purtroppo la violenza pare esplodere a Palermo, lancia un appello: “A oggi noi operatori di patronato facciamo da front office per varie situazioni, prima che alle istituzioni la gente si rivolge a noi. Effettivamente non possiamo dare tutte le risposte. Riusciamo a risolvere tante cose ma in altre non ci possiamo sostituire alle istituzioni. Da parte mia mi trovo a vivere questa realtà sotto due differenti profili professionali: quello sociale, per via del mio lavoro al patronato, dove ogni giorno cerchiamo di aiutare per ciò che possiamo la gente, e per poi per via della carica di consigliere di circoscrizione. Mi rendo conto che la politica e le istituzioni devono trovare soluzioni perché la delinquenza giovanile è a ogni livello e da genitore mi rendo conto che la vita fuori è diventata difficile. Avremmo bisogno di maggiore vicinanza dalle istituzioni”.

Intervenuta la polizia