A Mariupol situazione disperata: risse per il cibo e morti in fosse comuni | VIDEO

Dopo l’ospedale pediatrico, colpiti l’università, la centrale dei servizi di emergenza e altri quartieri civili. I 300 mila abitanti che non sono riusciti a fuggire si contendono le poche risorse rimaste. L’assalto ai negozi e alle farmacie

L’Ufficio comunale di Mariupol ha emesso un drammatico comunicato: “La città di Mariupol è sull’orlo di una catastrofe umanitaria. Ci siano mezzo milione di persone senza luce, acqua, riscaldamento e comunicazioni. E i beni di prima necessità stanno diminuendo di giorno in giorno. La situazione è “critica” ─ continua il comunicato, come riferisce la Cnn ─. E con gli ingressi bloccati alla città, non c’è modo di consegnare cibo e acqua. La distruzione è enorme. A Mariupol c’è un continuo attacco aereo degli occupanti russi ─ si legge ancora nel comunicato ─. Le bombe hanno colpito e distrutti moltissime case. L’edificio della struttura medica dove sono stati curati di recente i bambini è completamente distrutto. Gli obitori della città sono pieni e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni».

SITUAZIONE DISPERATA E RISSE PER IL CIBO

Anche il vice-capo della sub-delegazione della Croce Rossa stanziata a Mariupol racconta di persone senza cibo, acqua o energia elettrica. In un audio, diffuso dal Comitato internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Sasha Volkov, dice che a Mariupol la situazione umanitaria è sempre “più urgente e disperata”. Nella città sotto assedio mancano non solo medicine, ma anche alimenti e acqua potabile. Tanto che, è raccontato nell’audio, registrato via telefono satellitare il 9 marzo, molte persone “si attaccano a vicenda per il cibo”. I negozi e le farmacie “sono stati saccheggiati 4-5 giorni fa”, alcuni hanno ancora cibo “ma non so per quanto durerà”. Le persone, spiega ancora, “si stanno ammalando per il freddo e per l’umidità” e i rifugi, spiega ancora, sono riservati per bambini piccoli e per le loro madri. “Facciamo il meglio che possiamo”, spiega ancora Volkov descrivendo di metodi alternativi per avere acqua potabile e fuoco per cucinare.

JOHNSON: TEMO USO DI ARMI CHIMICHE DA PARTE DI MOSCA

Il premier britannico Boris Johnson ha rilanciato i timori espressi dal direttore della Cia William Burns sul possibile uso di armi chimiche in Ucraina da parte della Russia. «E’ una cosa che fanno ─ ha detto in un’intervista all’emittente tv Sky News ─. Iniziano dicendo che ci sono armi chimiche che sono state ammassate dai loro avversari o dagli americani. E così, quando loro stessi impiegano le armi chimiche – e temo che lo facciano – hanno questa sorta di ‘maskirovka’, inganno militare russo, o falsa storia pronta da usare», ha detto il premier inglese.

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