A Gratteri la diciassettesima edizione del Festival di Musica Antica

Organizzata dall’associazione “MusicaMente” di Palermo la rassegna diretta da Paolo Rigano mira anche alla promozione del territorio

Dal 29 agosto al 3 settembre a Gratteri è in programma la diciassettesima edizione del Festival di Musica Antica
Un appuntamento che torna puntuale anche nel 2023, con una formula ormai consolidata che mette insieme qualità della proposta artistica e promozione del territorio. 
Organizzata dall’associazione “MusicaMente” di Palermo, la rassegna vede alla direzione artistica Paolo Rigano  e il contributo del Comune di Gratteri.
Per informazioni e prenotazioni, occorre contattare il numero 379.1832485.

MUSICISTI DI FAMA INTERNAZIONALE NEL BORGO MADONITA 

 “Siamo entusiasti – afferma il presidente dell’associazione “MusicaMente” Cinzia Guarina – di annunciare la diciassettesima edizione del Festival di Musica Antica di Gratteri”. 
“Negli anni – prosegue- abbiamo dimostrato che la musica antica non è di nicchia ma possiede il dono di stupire ed entusiasmare il pubblico, come testimonia la passione dei nostri spettatori”. 
“Quest’anno – conclude – continueremo a sorprendervi con ascolti innovativi e musicisti di fama internazionale, in scorci incantevoli come quelli di Gratteri”. 
Tra i siti più belli del borgo madonita, figura l’Abbazia di di San Giorgio, dove si terrà il primo appuntamento della rassegna. 

L’ENSAMBLE ANTONIO IL VERSO IN SCENA 

“Zyriab. Musiche arabe e sefardite” è il titolo del primo concerto che aprirà la rassegna martedì 29 agosto alle 19:30. 
A proporlo è l’ensemble Antonio Il Verso: sul palco, musiche che esplorano l’influenza della cultura araba nell’evoluzione della letteratura e della musica occidentale. 
Fu proprio grazie a Zyriab, poeta raffinato, grande musicista ed esperto gastronomo, che, a partire dal nono secolo, in Spagna si diffusero il liuto e le tecniche di canto. 
Lo spettacolo si inserisce anche all’interno della rassegna “Arte in movimento” promossa dal Comune di Palermo nell’ambito dei concerti che si tengono nelle aree periferiche. 
Il luogo scelto è, appunto, l’Abbazia di San Giorgio: è la prima volta che il Festival prende il via dall’antica struttura che sorge in uno scenario incantevole. 
“Si tratta – spiega il direttore artistico Paolo Rigano – di un complesso di origine normanna, la cui fondazione si deve al Duca Ruggero sotto il pontificato di Innocenzo III, intorno al 1140”. 
“Il Festival – sottolinea – oltre a proporre musica di qualità, sin dalla prima edizione ha voluto promuovere il territorio di Gratteri”. 
L’Abbazia, situata in fondo a una stretta valle incontaminata e lussureggiante, fu affidata ai Monaci Agostiniani Premostratensi.
La denominazione deriva dall’Abbazia di Prèmontré in Francia. 
“Quest’anno – conclude – ho scelto di tornare allo spirito iniziale del Festival, proponendo musica dal Medio Evo sino al Tardo Barocco, e musica antica della tradizione dei popoli del Mediterraneo”. 

GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 

La rassegna proseguirà nel mese di settembre con tre appuntamenti, nei giorni 1, 2 e 3, tutti in piazza Monumento. 
Il primo vedrà protagonista l’ensemble Ring Around, con il concerto “La Musica delle Sfere. Monodia e polifonia nel Medioevo” alle 19:30. 
La formazione ligure proporrà un percorso centrato sulla concezione della musica nel Medioevo, che si colloca ben oltre la fruizione estetica e considera il suono come elemento costitutivo dell’Universo. 
La musica è la disciplina che consente di conoscere l’armonia delle cose, siano esse statiche o in movimento. 
Il 2 settembre sarà la volta dell’Arianna Art Ensemble, con lo spettacolo “Le terre di Ulisse”, in programma alle 21:00. 
Molto più di un concerto: un vero viaggio musicale alla riscoperta delle antiche musiche del Mediterraneo, che ripercorre le tape del fantastico viaggio di ritorno da Troia dell’eroe di Omero. 
Il giorno successivo si terrà lo spettacolo conclusivo, alle 21:00: protagonisti del concerto, il flautista Alessandro Nasello e la clavicembalista Cinzia Guarino, che proporranno un itinerario sonoro attraverso i repertori musicali per flauto dolce e clavicembalo dell’ Europa tardo- barocca. 
Un ‘opportunità straordinaria per apprezzare le differenze stilistiche e l’interessante gioco di influenze creatosi fra le diverse espressioni nazionali. 
In scaletta musiche di Johann Sebastian Bach, George Frideric Handel, Georg Philipp Telemann e Johann Adolf Hasse

 

Foto di Vincenzo Pipitone