Miccichè contro la DC, il segretario regionale Cirillo replica: “Guarda la pagliuzza, dimentica la trave”

Fermento nella politica regionale a seguito dell’inchiesta della Procura di Palermo su presunti appalti truccati. Un terremoto che travolge in prima battuta la Dc il cui segretario nazionale, Totò Cuffaro, coinvolto nell’inchiesta, ha preso la decisione di dimettersi. Adesso un nuovo attacco arriva da Gianfranco Miccichè che ha affermato di voler chiedere a Raffaele Lombardo di uscire dal governo regionale siciliano, guidato da Renato Schifani, qualora la Democrazia Cristiana dovesse continuare a farne parte.

A ribattere ci pensa Stefano Cirillo, segretario regionale della Dc, che in una nota afferma: “Leggo con stupore le dichiarazioni dell’onorevole Gianfranco Miccichè, che si erge a moralizzatore della politica siciliana, parlando della Democrazia Cristiana e minacciando di chiedere al Presidente Lombardo di uscire dal Governo qualora la nostra forza politica dovesse continuarne a far parte. Mi permetto con umiltà, ma anche con fermezza, di ricordare all’onorevole Miccichè il passo evangelico secondo cui ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’“.

“Guarda la pagliuzza nell’occhio altrui e dimentica la trave nel proprio”

“Gli consiglierei, però – continua Cirillo -, di prestare attenzione a quale pietra intende scagliare. Non mi risulta, infatti, che in passato, quando egli stesso è stato oggetto di inchieste giudiziarie, qualcuno abbia chiesto l’uscita del suo partito dal Governo, o ad altri Onorevoli di altri Partiti di Governo, anch’essi indagati, sia stata chiesta da Miccichè l’uscita dal governo.
È quindi singolare leggere oggi, da parte
sua, l’intenzione di applicare alla politica e a questo esecutivo due pesi e due misure“.

“Le responsabilità individuali, com’è giusto, restano tali e – prosegue – non possono e non devono mai ricadere su un intero partito, né tantomeno su una classe dirigente che lavora con serietà e trasparenza.
Generalizzare, gettare discredito sull’intera Democrazia Cristiana o ‘fare di tutta l’erba un fascio’ non è solo ingiusto, ma anche indice di una certa miopia politica.
Come direbbe il Vangelo, qualcuno guarda la
pagliuzza nell’occhio altrui e dimentica la trave nel proprio
, e Miccichè ed altri dovrebbero notare cosa accade nei propri occhi. Detto ciò, preferisco andare oltre le polemiche”.

La richiesta di incontro a Schifani

Il segretario regionale della Democrazia Cristiana annuncia così che, dopo il direttivo del partito, insieme ai vice segretari Abbatte Cocita e Giuffrida e al presidente Abbadessa, “chiederemo un
incontro al presidente della Regione Schifani per rappresentare la posizione ufficiale della DC in merito ai fatti in corso e ribadire, con chiarezza, la nostra volontà di contribuire al buon governo della Sicilia, nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini”.