Attenzione alla nuova truffa! Come funziona: “Veicolo in sosta non consentita”

La falsa multa che sembra vera. Una mail, apparentemente ufficiale, che sfrutta l’immagine del Sistema NazionaIe deIIe Infrazioni StradaIi per ingannare le persone e indurle a cadere nel tranello. In realtà l’ente non ha nulla a che fare con questa vicenda, ma i criminali del web sono ormai bravissimi a creare messaggi verosimili e a copiare i loghi.

Gentile Cittadino, durante una verifica automatizzata è stata riscontrata la presenza del Suo veicolo in un’area in cui la sosta non risulta consentita. Il sistema elettronico di monitoraggio, conforme alle normative vigenti, ha documentato la circostanza e associato la responsabilità amministrativa al titolare del veicolo. L’importo base della sanzione è pari a €120,00. In assenza di pagamento entro 48 ore, la somma sarà automaticamente aggiornata a €360,00, secondo le disposizioni previste dal Codice della Strada”. Si legge nell’email che anche i lettori di Palermo Live ci hanno inoltrato.

 “Il pagamento può essere eseguito esclusivamente tramite PagoPA, la piattaforma ufficiale della Pubblica Amministrazione. Il sistema assicura elevati standard di sicurezza, tracciabilità delle transazioni e aggiornamento immediato della pratica. Al termine della procedura, verrà rilasciata una conferma digitale con validità legale, che attesterà la chiusura definitiva della sanzione nel sistema nazionale. Per ulteriori informazioni, per consultare lo stato dell’accertamento o per inviare comunicazioni, è possibile accedere al portale online utilizzando SPID, CIE o CNS“.

A trarre in inganno sono chiaramente i colori del messaggio e tono istituzionale con cui è stata redatta la lettera. Attenzione, dunque, al contenuto del messaggio, e alla mail del mittente, che non è quella del vero Sistema NazionaIe deIIe Infrazioni StradaIi. Altra cosa che dovrebbe far scattare un campanello d’allarme è il fatto che in fondo alla email ci sia della pubblicità, cosa non ammessa in un messaggio istituzionale. Nel caso in cui si clicchi sul link fornito dal mittente, si viene spesso e volentieri indirizzati su un sito che copia quello di PagoPa. In realtà è un sistema utilizzato dai criminali per sottrarre informazioni sensibili e i dati della carta di credito.