Centro storico di Palermo “terra di nessuno”, tra degrado, bivacchi e violenza: da piazza Verdi a via Maqueda
Aggressioni, rapine, spaccio e bivacchi. La situazione del centro storico di Palermo è sempre più grave: da piazza Verdi a tutta via Maqueda, soprattutto dai Quattro Canti in su si vive una situazione di degrado. Proprio in questa parte del centro cittadino che si registrano le maggiori preoccupazioni dei residenti che lamentano la presenza di poche forze dell’ordine che per i risaputi problemi di personale non riescono a garantire un presidio costante considerando che il flusso di persone tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele e Quattro Canti è elevato.
“Fino a due anni non avevo così preoccupazione del fatto che i turisti tornassero tardi la sera, adesso aspetto che rientrano nelle loro camere come se fossero parenti”, afferma la signora Letizia che gestisce un B&B nella zona di via Maqueda. “Ai turisti dico di stare attenti perché siamo una grande città, di non andare nei vicoli la sera. Ma non voglio dare un’immagine ancora peggiore di quella che vediamo noi quotidianamente. Il problema sicurezza i turisti lo stanno avvertendo, personalmente ho avuto un calo a luglio ed agosto. Dopo un certo orario la parte di via Maqueda che va dai Quattro Canti alla stazione centrale diventa terra di nessuno. Ed è un delitto perché questa zona prima era stupenda con le persone che amano passeggiare tra i monumenti. So che molti proprietari di strutture ricettive hanno avuto turisti che se ne sono andati completamente via dalla città. Io prima la sera mi spingevo insieme al mio cagnolino, ad andare fino ai Quattro Canti. Adesso, però, la situazione di insicurezza è diventata palpabile e preferisco stare vicino casa”.
Bivacchi di senzatetto e schiamazzi di adolescenti che anche a bordo di bici elettriche o monopattini seminano paura tra residenti e turisti sfrecciando in maniera folle e senza rispetto delle regole lungo le strade del centro storico palermitano. Giovedì pomeriggio una ragazza che stava passeggiando insieme al suo cane nei pressi di Corso Vittorio Emanuele ha rischiato di essere investita da un motociclo elettrico con a bordo due minorenni. “Qui tutti i pomeriggi ci sono bivacchi continui – afferma Pietro Semprecondio, confrate della chiesa di Maria Santissima dell’Assunta. “Davanti la chiesa troviamo bottiglie rotte e non solo, anche davanti la scuola accanto. Ragazzi che fanno schiamazzi tutta la notte e se tu gli provi a dire qualcosa loro ti tirano contro le bottiglie. Siamo esasperati, l’asse che va da via Torino a via Divisi è incontrollabile. Noi siamo stati anche minacciati, sono arrivati a dirci “ma per forza dovete aprire la chiesa?”. Poi il continuo spaccio che vediamo solo noi residenti, le telecamere per gli spacciatori non funzionano. Il sindaco passa tutti i giorni da qui, sa quello che succede. Siamo abbandonati a noi stessi”.
“Non siamo tranquilli, anche i turisti avvertono paura a camminare in certe zone del centro” dice una farmacista di via Maqueda -. Uscendo per strada finendo il turno di lavoro si avverte il timore e il senso di insicurezza”.
“Auspichiamo che dalla prossima settimana si possa organizzare un tavolo di attenzione per quanto riguarda la via Maqueda – spiega Antonio Nicolao, vice presidente della I Circoscrizione – . Abbiamo più volte manifestato la necessità della presenza costante dello Stato. Giovedì abbiamo notato tre pattuglie della polizia presidiare la zona nel corso della mattina, lo abbiamo apprezzato tantissimo ma poi vanno via e qui il pomeriggio, la sera e la notte diventa terra di nessuno. Noi chiediamo controlli, legalità e prevenzione. Mancano quindici pattuglie e duecento forze dell’ordine così come spiegato dai sindacati delle Forze dell’Ordine: una situazione totalmente diversa da quella descritta dal ministro Piantedosi lo scorso 6 agosto in Prefettura, dicendo che Palermo è al 14% dei reati in meno rispetto ad altre città”.
Tra poco iniziano le scuole ed una è proprio presente in via Maqueda nei pressi di via delle Case Nuove: “Speriamo che le forze dell’ordine aumentino di controlli – continua Nicolao -, considerando anche che tra qualche giorno i bambini torneranno in classe e anche la loro sicurezza e quella dei genitori verrà messa a rischio dalla presenza di persone che sicuramente non vogliono il bene del territorio”.
Piazza Verdi, bivacco e degrado davanti al Teatro Massimo
La situazione non va meglio a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo. Da un po’ di tempo alcuni clochard hanno trovato “sistemazione” sotto la pensilina della vecchia fermata dell’autobus che si trova proprio davanti al Teatro Massimo. Durante il giorno vengono allontanati ma tornano la sera: si distendono sui cartoni, con sacchetti e animali accampati proprio nel cuore della città. La denuncia arriva dal presidente di Federalberghi Palermo Rosa Di Stefano sui social: il tutto accade mentre i turisti passeggiano e si divincolano tra il degrado che si presenta ai loro occhi. “Un contrasto che grida: la grandezza di un monumento – scrive la Di Stefano – che rappresenta arte e cultura universale e il degrado sociale che lo circonda. Una situazione insostenibile, che ferisce l’immagine della città e colpisce profondamente anche chi, come noi, si impegna ogni giorno per accogliere i turisti e offrire loro la bellezza di Palermo.
“Non è più tempo di rinvii – conclude -, serve un intervento immediato e coordinato, capace di restituire dignità a chi vive ai margini e decoro a un luogo che rappresenta l’anima della città. Perché non possiamo vantare i nostri capolavori di pietra se attorno a essi lasciamo crollare l’umanità. Palermo merita di essere luce, non di convivere con la sua ombra”.
