Rapina in viale Michelangelo, arrestato un 50enne: inchiodato da un tatuaggio alla mano
Posto di blocco della Polizia (foto Facebook) - Palermolive.it
Arrestato dalla Polizia un 50enne ritenuto responsabile, nella quasi flagranza, del reato di rapina aggravata in pregiudizio di un’attività commerciale della zona di viale Michelangelo. A mettere a segno l’arresto sono stati i “Falchi” della Squadra Mobile di Palermo dopo che lo stesso esercizio commerciale, nell’arco dell’ultimo mese, aveva subito due analoghe rapine, compiute con il medesimo modus operandi da un solo rapinatore. L’attenzione della Polizia di Stato era quindi già alta su questo obiettivo e gli agenti avevano già compiuto uno screening dei pregiudicati del quartiere.
La rapina e le indagini
Nel tardo pomeriggio dello scorso 24 luglio, è giunta la segnalazione della rapina appena compiuta. Gli agenti hanno sviluppato gli elementi investigativi già in loro possesso e, mentre una pattuglia si è recata nei pressi dell’esercizio rapinato apprendendo la dinamica dell’assalto, i colleghi sono pervenuti alle soglie di un’abitazione del quartiere dove ritenevano l’autore della rapina avesse potuto cercare e trovare rifugio.
All’interno dell’abitazione è stato trovato il 50enne. Sul suo conto, circa la responsabilità della rapina, tanti e rilevanti gli indizi messi insieme dagli agenti: un tatuaggio sulla mano descritto con dovizia di particolari dalla vittima, il ritrovamento degli indumenti utilizzati in corso di rapina tra cui lo stesso scaldacollo utilizzato per travisare parzialmente l’identità, e in ultimo le riprese delle fasi della rapina registrate dalle telecamere dell’esercizio che hanno dato conto della sovrapponibilità dell’effigie del fermato con quella del rapinatore.
Quasi tutto il contante sottratto in corso di rapina (170,00 su 205,00 euro) è stato recuperato e riconsegnato al titolare dell’esercizio. Indagini sono in corso per attribuire al fermato l’eventuale responsabilità delle due precedenti rapine. L’uomo è stato tratto in arresto, in quasi flagranza di reato.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
