Morte Aurora Maniscalco, eseguita l’autopsia sul corpo della giovane hostess
Eseguita l’autopsia su Aurora Maniscalco, la giovane hostess palermitana deceduta a Vienna precipitando dal terzo piano di un palazzo della capitale austriaca. Dall’esame eseguito dai medici dell’Istituto di medicina legale del Policlinico non sarebbero emerse altre lesioni rispetto a quelle provocate dalla caduta.
Ieri sera erano stati eseguiti gli esami radiologici. Si dovranno attendere anche gli esiti di quelli disposti sui tessuti e le informazioni che arriveranno dall’autopsia e dalla virtopsy.
Aurora Maniscalco morta a Vienna, giallo sul decesso
L’esame irripetibile è stato disposto nell’ambito dell’inchiesta per istigazione al suicidio in cui è indagato, come atto dovuto, il fidanzato della 24enne, anche lui palermitano, assistente di volo. Era stato l’avvocato Alberto Raffadale che assiste la famiglia della hostess a presentare un esposto per chiedere di eseguire degli esami irripetibili tra cui proprio l’autopsia. Un atto che la magistratura viennese ha negato chiudendo il caso come suicidio.
Secondo i giudici austriaci, infatti, Aurora si sarebbe lanciata dal balcone, come avrebbero detto alcuni passanti e il fidanzato. Una ricostruzione sempre contestata dalla famiglia della giovane. I familiari hanno consegnato alla polizia il cellulare della ragazza che non era stato sequestrato dalla polizia austriaca.
