Un murale per Totò Schillaci, un anno fa la morte del campione: “Esempio di passione e amore per la propria terra”

Si spegneva un anno fa il campione palermitano Totò Schillaci, eroe di Italia ’90 e simbolo di riscatto che va oltre lo sport. Stamani in via Cartagine, nel quartiere Passo di Rigano, è stato inaugurato in sua memoria il murale “Yume: Un Sogno per Palermo” , prodotto dalla Fondazione Made in Sicily Museum, frutto di un lavoro corale che ha visto coinvolti i familiari del campione, la Città di Palermo, l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, la Quinta Circoscrizione, l’ANCE Palermo e 19 aziende, tante quante il suo indimenticabile numero.

“Yume: Un Sogno per Palermo”

“A un anno dalla scomparsa di Totò Schillaci, Palermo rende omaggio a uno dei suoi figli più amati, un simbolo dello sport, dell’impegno e dell’orgoglio siciliano – ha dichiarato il sindaco Lagalla, presente all’inaugurazione -. La realizzazione del murale “Yume: Un Sogno per Palermo” è un gesto dal grande valore simbolico e affettivo, che va ben oltre l’arte urbana: è il segno tangibile di quanto Totò abbia lasciato un segno profondo nella storia e nel cuore della nostra comunità”.

“Ringrazio sinceramente la Fondazione Made in Sicily Museum per aver voluto fortemente questo progetto e per aver coinvolto in maniera corale istituzioni, aziende e cittadini – ha proseguito -. Come amministrazione, siamo orgogliosi di aver sostenuto questa iniziativa, che rappresenta solo la prima di una serie di attività che da qui alle prossime settimane celebreranno la figura di Totò Schillaci. In pieno accordo con la sua famiglia, stiamo lavorando per promuovere ulteriori eventi e progetti che ne ricordino il valore sportivo, umano e simbolico. Perché Totò merita di essere ricordato con continuità, con affetto e con quella dignità che solo i grandi riescono a trasmettere, anche dopo la loro scomparsa. Palermo non dimentica chi l’ha resa fiera nel mondo. Totò Schillaci resterà per sempre un esempio di passione, sacrificio e amore per la propria terra”.