Uccide il figlio di 11 anni e poi si spara, il post su facebook: «Nessuno ci dividerà»

L’uomo, separato dalla moglie, soffriva di depressione. In una lunga lettera scritta su Facebook ha motivato il suo gesto: «Ho perso la fiducia, non ho più voglia di soffrire»

Una lunga lettera di addio, pubblicata su Facebook e indirizzata alla sua ex compagna e madre del bambino, in cui Claudio Baima Poma, 47 anni, ha annunciato il delitto che stava per compiere. Dopo aver affidato al social le ultime parole, ha preso una pistola illegalmente detenuta e ha ucciso il figlio Andrea, di 11 anni. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. L’allarme è scattato poco prima delle due.

In un lungo post via social l’uomo aveva raccontato la sua depressione, scaricando gran parte delle responsabilità del gesto sull’ex moglie. “Noi partiamo per un lungo viaggio, dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalla sofferenza”, aveva scritto l’operaio pochi minuti prima di premere il grilletto contro il figlio e contro se stesso.

Sempre rivolte a Iris, la ex: «Potrai separare i nostri corpi ma non le nostre anime. Perché saranno sempre l’una accanto all’altra. Buona fortuna Iris e, se nel tuo cammino incontrerai una persona depressa aiutala. Potresti salvarle la vita e forse anche quella di qualcun altro. Ti auguro di vivere 100 anni». Alla fine l’ultimo desiderio per gli amici bikers, visto che la moto era la grande passione di Baima Poma: «Accompagnateci con le Harley, vogliamo sentire il rombo dei motori e ricordatevi di noi ogni volta che andrete in moto. Andrea e il suo papà per sempre insieme».

Il post su facebook non era passato inosservato. Un’amica dell’uomo, circa un’ora dopo la pubblicazione, lo aveva notato e aveva chiamato il 112. Purtroppo non è bastato: quando i carabinieri hanno raggiunto la casa di Rivara, il 47enne aveva già dato corso ai drammatici propositi.   

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