Torna in carcere «Totuccio» Milano, boss di Palermo centro

L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione all’ordinanza del Tribunale di Palermo che ha ripristinato le misure cautelari (carcere) per Salvatore Milano, detto “Totuccio o Tatieddu”. L’accusa è di estorsione aggravato da metodo mafioso. I fatti risalgono al biennio 2016-2017, quando le indagini certificarono il ruolo attivo dell’uomo nell’estorsione ai danni di una nota attività commerciale del centro storico del capoluogo siciliano. Nell’ambito delle operazioni, nel 2018 erano stati arrestati anche Luigi Salerno e Giuseppe Bosco.

I FATTI

Gli arrestati utilizzavano dei metodi d’estorsione, di stampo mafioso, richiedendo il pagamento di somme di denaro di importo compreso tra i 500,00 e 1.000,00 euro a titolo di “messa a posto”, propedeutica per ottenere l’autorizzazione ad esercitare il commercio nel territorio del mandamento di Porta Nuova ed evitare, quindi, la commissione di danneggiamenti o altri atti ritorsivi ai loro danni. L’arresto è stato disposto dal Tribunale del Riesame di Palermo e confermata lo scorso 4 settembre dalla Corte di Cassazione, in accoglimento dell’appello della Procura della Repubblica.

Salvatore Milano è un uomo storicamente legato alla mafia: appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Centro, ha rivestito anche il ruolo di “cassiere” delle famiglie del mandamento mafioso di Porta Nuova provvedendo al sostentamento degli esponenti mafiosi detenuti o da poco scarcerati. Era già stato arrestato nel 2008 e condannato in via definitiva dalla Corte d’Appello di Palermo per associazione mafiosa dopo le indagini chiamate “Perseo“.

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