Telepedaggio, è confermato: le auto che montano questo dispositivo pagheranno 900€ di canone fisso | Devi toglierlo subito
Pedaggio - fonte pexels - palermolive.it
Pagare due volte, l’incredibile storia di un pedaggio fantasma che è costato un conto salatissimo ad un automobilista
A volte cambiare auto può rivelarsi più complicato del previsto, soprattutto quando si tratta di sistemi elettronici collegati ai pedaggi autostradali. Un caso recente in Norvegia racconta di un conducente che, due anni dopo aver venduto la sua vecchia auto, ha scoperto di aver continuato a pagare i pedaggi per il nuovo proprietario.
Secondo il quotidiano svedese Plata Auto, il protagonista della vicenda possedeva una Mercedes di 16 anni che aveva venduto a un concessionario di Oslo per poco più di 3.300 euro. La vettura era equipaggiata con un dispositivo elettronico collegato al tergicristallo, utilizzato per il pagamento automatico dei pedaggi. Al momento della vendita, il concessionario rimosse il dispositivo, ma non riuscì a disattivarlo completamente.
Il conducente, nel frattempo, aveva acquistato una nuova auto elettrica e quindi disponeva già di un conto pedaggi attivo. Solo due anni dopo, quando ricevette una bolletta mensile sospettosamente alta, decise di approfondire la questione. Analizzando i movimenti, si rese conto che stava pagando contemporaneamente i pedaggi per due veicoli diversi: la sua nuova auto e quella venduta anni prima.
Il totale degli importi addebitati impropriamente ammontava a quasi 900 euro. Il problema principale era dovuto al fatto che il conducente non aveva comunicato al sistema di pedaggio il cambio di proprietà della vecchia auto. Di conseguenza, tutte le letture della targa della Mercedes continuavano a generare addebiti sul suo conto personale, nonostante il veicolo non fosse più di sua proprietà.
L’obbligo di comunicare la vendita
Secondo le normative norvegesi, quando un veicolo viene venduto, il vecchio proprietario deve notificare all’agenzia di pedaggio la cessione del mezzo e rescindere il contratto associato al dispositivo elettronico. Questo passaggio evita addebiti successivi e problemi di fatturazione. Nel caso in questione, la mancata comunicazione ha generato un addebito continuativo e non controllato per anni.
Invece di rivolgersi direttamente al concessionario che aveva acquistato l’auto, il conducente ha presentato un reclamo all’Agenzia norvegese per la tutela dei consumatori. L’ente ha esaminato la situazione, verificando che gli addebiti erano stati effettuati in modo improprio e che il vecchio proprietario non era più responsabile della vettura.

Il rimborso e la conclusione del caso
A seguito dell’indagine, l’Agenzia ha ordinato al sistema di pedaggio di rimborsare integralmente l’importo addebitato in modo errato. Il conducente ha così recuperato i quasi 900 euro pagati ingiustamente, chiudendo positivamente una vicenda che rischiava di diventare una vera e propria perdita economica significativa.
Questo episodio sottolinea quanto sia importante seguire correttamente tutte le procedure burocratiche dopo la vendita di un veicolo. Disattivare i dispositivi di pedaggio e comunicare la cessione del mezzo all’agenzia competente evita spiacevoli sorprese, doppi addebiti e perdite economiche. La vicenda del norvegese diventa così un utile monito per tutti gli automobilisti, ricordando che anche piccoli dettagli amministrativi possono avere conseguenze economiche rilevanti.
