I separatisti siciliani: «L’Italia riconosca per intero lo Satuto o sarà indipendenza»

Tony Guarino presidente del MO.SE.SI:”Troppi i siciliani abbandonati a se stessi, nel contesto di quartieri che presentano criticità ogni giorno crescenti, ai quale i politici hanno il coraggio di chiedere il voto”

L’ambizione, anzi, stando ai fatti del passato, la vera e propria vocazione dei siciliani ad ottenere l’indipendenza della propria Isola dall’Italia è un qualcosa di latente. La rivendicazione di essere in tutto e per tutto uno Stato bastevole a se stesso, in quanto forte di  una precisa identità storico culturale e linguistica, dal 1946 è stata poi fortificata dall’ottenimento dell’Autonomia speciale. Acuita dalla pandemia, la già delicata realtà socioeconomica odierna sta facendo sì che in Sicilia stiano più che mai prendendo campo rigurgiti separatisti. 

Quest’anno si sono risvegliati i nostri fratelli siciliani. C’è ormai una netta presa di coscienza che di questo passo non si può continuare. La nostra è una Regione a statuto speciale, ma il Governo italiano, puntualmente sembra dimenticarsene, forse intimorito dal fatto che l’Autonomia della Sicilia prevede a tutti gli effetti la costituzione di uno Stato indipendente. Per questo motivo, considerata la voglia dei siciliani di essere rispettati e non usati come un cassetto dove attingere risorse per portarle al nord, tutti i movimenti che sposano la causa separatista si stanno unendo sotto uno stesso tetto, nell’intento di concedere un’ultima chanches a Roma: o viene riconosciuto il completo statuto speciale della Sicilia oppure, in nome del popolo siciliano saremo costretti a dichiarare l’indipendenza dall’Italia”.

Il simbolo del MO.SE.SI, il Movimento Separatista per la Libertà della Sicilia

AL FIANCO DELLA GENTE PIU’ BISOGNOSA

A parlare è il palermitano Tony Guarino, presidente del MO.SE.SI (Movimento Separatista Siciliano) che aggiunge:”Non si tratta assolutamente di un’iniziativa fine a se stessa, in quanto è in nostro potere mettere in atto tutto ciò che è stato tramandato di generazione in generazione. E se da un lato è scontato che il Governo italiano sarebbe disposto a riconoscere in parte il nostro Statuto, dall’altro lo è altrettanto la nostra volontà di otterlo integro per come si presenta. Da questo, ne siamo certi, non possiamo che  trarne beneficio. Il popolo siciliano è stanco di quello che si presenta nè più nè meno come un giogo della dittatura”. Il riferimento di Tony Guarino, intervistato da Palermo Live non può che andare alla drammatica situazione che vede, ormai da anni, tantissimi suoi corregionali essere costretti a preparare le valigie per emigrare in cerca di lavoro. Un’emorragia di giovani e meno giovani divenuta inarrestabile.” Viviamo una situazione di grande disagio. A tal proposito voglio sottolineare il nostro costante impegno nel territorio. Come Movimento Indipendentista siamo attivi e operativi, sempre nel rispetto delle leggi, a fianco del nostro popolo, anche nell’ottica di informarlo su cosa significhi la parola indipendenza. A Palermo ad esempio, stiamo supportando le famiglie dei quartieri più disagiati, dove le istituzioni non arrivano. Gente abbandonata a se stessa, nel contesto di quartieri che presentano criticità ogni giorno crescenti, gente alla quale, in prossimità di tornate elettorali i politici italiani, di qualsiasi bandiera e colore hanno il coraggio e l’ardire di chiedere il voto. Basta questo per pretendere rispetto per il popolo siciliano. 

L’IMPORTANZA DI CONOSCERE IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA STATUTO SICILIANO

Secondo un sondaggio del 2014, commissionato dal quotidiano La Repubblica all’agenzia Demos fu rilevato un tutt’altro che trascurabile risultato: il 44% del campione di intervistati era a favore di una eventuale indipendenza della Sicilia. Un risultato inferiore soltanto a quelli del Veneto (53%) e della Sardegna (45%) e che oggi, secondo Tony Guarino più che bissato verrebbe addirittura raddoppiato:“Lo dico con certezza: noi del Movimento siamo sicuri che, continuando di questo passo, entro dicembre il numero dei siciliani a favore dell’Indipendenza dall’Italia raggiungerà l’80/90%. Uno dei motivi per i quali il Movimento tiene corsi di formazione riguardo l’effettivo significato della parola Statuto è proprio per sensibilizzare i siciliani sull’argomento, anche perchè sono tante le persone, persino universitari che non la conoscono. La nostra terra è nata come Sicilia Stato. Una terra che non ha bisogno di nulla in quanto capace sia di autogovernarsi che di produrre dal punto di vista economico, al punto di potere trattare con gli altri Stati Nazionali in totale autonomia.”

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