Scuola, in Sicilia si riparte il 14 settembre: la conferma da Musumeci

Il Presidente della Regione Siciliana ha ufficializzato le date mentre il Cts detta le regole per la sicurezza degli studenti.

Con la fine di agosto sono terminate anche le vacanze estive per la maggior parte degli italiani. Il mese di settembre, infatti, segna il ritorno degli impegni lavorativi e della riapertura delle scuole dell’obbligo. La minaccia virale portata dal Coronavirus, però, modificherà tantissime abitudini del passato: l’obiettivo principale del Governo è riaprire gli istituti scolastici in massima sicurezza evitando, quindi, di registrare nuovi contagi da Covid-19. In Sicilia, parola di Nello Musumeci, le scuole riapriranno dal 14 settembre ma le struttiure potranno decidere se posticipare fino al 24 dello stesso mese. Intanto, il Cts traccia la via per evitare nuovi positivi tra gli studenti.

LE PAROLE DI MUSUMECI E LA NOTA DEL CTS

Le scuole in Sicilia riapriranno il 14 settembre. Parole di Nello Musumeci. Ecco le dichiarazioni, rilasciate alla trasmissione Quarta Repubblica, del Governatore della Regione Siciliana:

Le scuole in Sicilia apriranno il 14 di settembre, ma diamo la facoltà ai responsabili di istituto, se non ci fossero le condizioni, di poter spostare l’apertura al 24 settembre“.

Intanto, il Comitato Tecnico Scientifico ha sciolto i dubbi sulle mascherine nelle scuole attraverso una nota. La protezione facciale non sarà necessaria se verrà rispettata la distanza minima di sicurezza di un metro nelle strutture: “Per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione“.

Inoltre: “Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”.

La mascherina non è determinante: “È solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate. L’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte”.

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