Scaldabagno, se utilizzi a quest’ora l’acqua calda paghi pochissimo: la bolletta si sgonfia subito

Scaldabagno - fonte pexels - palermolive.it

Docce intelligenti per ridurre il riscaldamento, da dove deriva il problema dei picchi di consumo e cosa fare

Un recente studio danese condotto dalla DTU ha dimostrato come modificare l’orario delle docce possa portare a significativi risparmi energetici. La ricerca evidenzia che spostare il momento in cui si utilizza l’acqua calda può ridurre fino all’84% il consumo di combustibili fossili per il riscaldamento. Oltre all’impatto ambientale, questa pratica potrebbe abbattere la bolletta del riscaldamento di quasi la metà, combinando efficienza e sostenibilità.

Ogni mattina migliaia di abitazioni accendono contemporaneamente riscaldamento e acqua calda. Questo comportamento collettivo genera picchi di domanda, che costringono gli impianti a ricorrere a fonti fossili più inquinanti. Il paradosso è che per molte ore della giornata è disponibile calore rinnovabile, prodotto da pompe di calore, impianti di cogenerazione e inceneritori, ma spesso non viene sfruttato. La domanda risponde a logiche abitudinarie, non alla reale disponibilità di energia verde.

Una soluzione prospettata dai ricercatori consiste nell’introdurre tariffe dinamiche per il riscaldamento, analoghe a quelle già diffuse per l’elettricità. Se il prezzo dell’energia termica varia in base alla disponibilità di calore verde, i cittadini avrebbero un incentivo concreto a spostare i consumi. Una doccia fuori dall’ora di punta, ad esempio, ridurrebbe le emissioni di CO₂ e consentirebbe un risparmio economico tangibile.

In Danimarca oltre il 50% del teleriscaldamento è già fornito da fonti sostenibili. Tuttavia, nelle ore di punta, gli impianti devono integrare combustibili fossili. Nel comune di Sønderborg, i ricercatori hanno simulato un sistema intelligente di tariffazione dinamica, evidenziando che modificando semplici abitudini domestiche si potrebbero ridurre i picchi di consumo dell’84,4% e tagliare le bollette del 46,6%.

Tre accorgimenti pratici per risparmiare

Oltre a spostare l’orario delle docce, piccoli interventi domestici contribuiscono a ridurre consumi ed emissioni. Abbassare il termostato di un grado, riscaldare uniformemente le stanze e prevenire perdite di calore tramite isolamento di porte e finestre possono incrementare l’efficienza del sistema e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, con effetti immediati su bolletta e impatto ambientale.

L’approccio dinamico è già stato testato con successo nel settore elettrico. Tra il 2020 e il 2023, oltre il 70% delle famiglie danesi ha modificato i propri consumi in base al prezzo orario, spostando carichi pesanti come auto elettriche o lavatrici nelle ore più convenienti. Il risultato è stato una riduzione dei picchi elettrici del 10%, dimostrando che la logica dei prezzi variabili funziona e può essere applicata anche al riscaldamento.

Doccia intelligente – fonte pexels – palermolive.it

Perché il riscaldamento è ancora trascurato

Finora, gli studi sui prezzi dinamici si sono concentrati quasi esclusivamente sull’elettricità, lasciando il riscaldamento fuori dai radar. Mancano progetti pilota concreti e campagne di comunicazione efficaci. Il successo del modello dipenderà dalla capacità di rendere visibili i benefici economici e ambientali, mostrando ai cittadini che spostare piccole abitudini quotidiane può generare grandi risparmi.

Il potenziale di risparmio energetico è enorme, ma dipende dalle nostre scelte quotidiane. Piccoli accorgimenti come docce fuori dall’ora di punta, gestione intelligente del termostato e isolamento domestico possono contribuire a ridurre l’uso di combustibili fossili e le emissioni di CO₂. L’adozione di tariffe dinamiche rappresenta una strada concreta per rendere il riscaldamento più sostenibile, efficiente e conveniente per tutti.