Boom di sbarchi a Lampedusa, Lamorgese: «Non sono i migranti a portare il coronavirus»

In poche ore sbarcati 728 migranti, hotspot sovraffollato

Sbarchi a ripetizione a Lampedusa dove, nel giro di poche ore, sono arrivati, con diversi barchini, 728 migranti, per la maggior parte tunisini. Sono complessivamente 15 i barchini che, uno dopo l’altro, sono riusciti ad arrivare fino alle acque antistanti all’isola di Lampedusa. Ad intercettarli, portandoli al molo commerciale o al molo Favarolo, sono state le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. Fra loro, anche donne e minori. Una delle imbarcazioni è riuscita ad arrivare direttamente sulla terraferma, esattamente a molo Madonnina. A bloccare i tunisini subito dopo lo sbarco sono stati i carabinieri. 

Tutti i migranti, dopo l’ingresso nell’hotspot, vengono sottoposti a tampone anti-Covid e man mano che arriveranno gli esiti dei test, si potrà procedere al loro imbarco sulla nave quarantena, stabilendo, di fatto, se dovranno andare nell’area dedicata ai contagiati oppure nelle cabine dove ci sono i negativi. 

LAMORGESE: “NESSUN RISCHIO PER IL CORONAVIRUS”

Proprio sulla questione Covid e migranti è intervenuta il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che, ha tenuto a rassicurare sul fatto che “non è che il Covid lo portano i migranti“: “Nelle strutture di prima accoglienza ci sono 56 mila persone, e i sono positivi 1.238, poco più del 2% degli arrivi”. L’attenzione del Viminale è massima, ha spiegato Lamorgese precisando che “facciamo tamponi agli arrivi e abbiamo predisposto navi per le quarantene”, ma sul fronte coronavirusi numeri non sono preoccupanti rispetto a quelli che vediamo sul territorio”. Tuttavia, il Ministero ha mandato i militari in Sicilia “per i tanti arrivi e il conseguente bisogno di controlli”.

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