Sara Morici, la zia di Agostino : «Non vogliamo sovrappassi chiusi. Il sindaco dov’è?»

La zia di Agostino Cardovino, il ragazzo che ha perso la vita sabato sera durante l’attraversamento a piedi in viale Regione Siciliana, chiede che venga realizzata una struttura all’aperto

Non occorre necessariamente che sia un sovrappasso  in stile “ponte di Brooklyn” ma appare ormai chiaro che via  Francesco Perpignano necessiti di una soluzione urbanistica che punti più alle esigenze e alla sicurezza dei cittadini e meno alla “forma”.

A sostenerlo è Sara Morici, zia di Agostino Cardovino, il ragazzo investito sabato notte che stamattina si è recata davanti all’area dell’ attraversamento pedonale insieme ad altri amici e parenti.

“Io non faccio parte della zona ma ho un pezzo di cuore in questa parte della città che è rappresentato da mio nipote – ha affermato la congiunta della vittima  – e dico che non vogliamo sottopassaggi o sovrappassi chiusi perché sono luoghi poco sicuri per altri aspetti: dovrebbe essere realizzata una struttura che sorvoli la strada all’aperto, con un passaggio anche per i disabili”.

La zia della vittima travolta in viale Regione Siciliana ha accusato il sindaco Leoluca Orlando di avere fatto mancare qualsiasi forma di sostegno alla famiglia in occasione del drammatico lutto.

“Ai familiari di Agostino avrebbe fatto piacere ricevere un messaggio, una lettera di cordoglio, o delle semplici condoglianze per la scomparsa di nostro nipote – sottolinea – ma il sindaco non ha mai presenziato e anche per questo siamo arrabbiati”. 


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