Rider licenziati: «Volevamo consegnare in sicurezza, oggi siamo senza turnazioni»

L’azienda Social Food ha tolto le turnazioni di lavoro ai dipendenti che volevano consegnare i prodotti in sicurezza: le lamentele dei clienti hanno sconfessato la decisione presa di comune accordo dalla ditta palermitana con i lavoratori .

Dopo l’accordo per consegnare i prodotti in sicurezza tra lavoratori e ditta, alcuni reader di ‘Social Food‘ non hanno ricevuto le turnazioni di lavoro. Praticamente un licenziamento. Le lamentele dei clienti, che non volevano scendere nell’androne o al piano terra per ritirare la consegna, hanno spinto l’azienda palermitana a tagliare del personale, reo di aver portato ‘ingenti danni alla ditta con il nuovo metodo di consegna‘. La protesta è divampata in piazza: abbiamo raggiunto due lavoratori della società che, dall’oggi al domani, si sono ritrovati senza turnazione di lavoro dopo tre e quattro anni di lavoro.

LE DICHIARAZIONI DEI LAVORATORI SENZA TURNAZIONE

Ecco le parole di Fabio Pace, un rider licenziato da ‘Social Food‘ che è sceso in strada per protestare:

“Noi siamo dei fattorini del ‘food delivery’ e lavoriamo per ‘Social Food’, un’azienda palermitana. Durante i mesi di quarantena abbiamo cercato di dialogare con l’azienda per stabilire delle misure e delle procedure di consegna che cercassero di cautelare il più possibile sia i clienti che noi. Dopo un primo confronto con l’azienda eravamo arrivati alla conclusione che avremmo avuto la possibilità di invitare i clienti a scendere dal piano dell’abitazione per recarsi nell’androne per ricevere la consegna. Purtroppo, l’azienda ha sconfessato questa decisione a fronte di alcune segnalazioni ricevute dai clienti. Proprio per queste segnalazioni, un nostro collega è stato privato dal pagamento della consegna e abbiamo indetto un primo sciopero per solidarietà e per garantirci consegne sicure. Tutto liscio inizialmente, poi ci siamo ritrovati senza turni di lavoro senza motivazioni formali ed ufficiali. Ci è stato solo detto che a causa della nostra procedura di consegna, l’azienda aveva ricevuto ingenti danni”.

Federica Battaglia, collega dell’uomo che rilasciato la prima dichiarazione:

“Mi sono ritrovata a guardare la turnazione il lunedì e ho visto solo un giorno di lavoro. Alla mia richiesta di spiegazioni è stato risposto che ‘avevo creato ingenti danni all’azienda procedendo con quel metodo di consegna che aveva portato lamentele dei clienti e disservizi’. A quanto pare non volevano più lavorare con noi. Siamo stati sospesi? Sì, non ci è stato dato nessun turno di lavoro dall’oggi al domani dopo quattro anni di lavoro…”

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