«La Rap? Non fate di un’erba un fascio: la nostra è un’azienda che non dorme mai»

Il gruppo “LA RAP SIAMO NOI”, presente su FB dal 2017 e che conta oggi 740 membri, stanco di assistere alle continue invettive di tanti palermitani, alza la voce: “Pretendiamo maggiore rispetto per chi, anche in tempi di pandemia, è stato sempre in trincea”

Come direbbe Totò :”Ogni limite ha una pazienza”. Riveduta e corretta la stessa, divertente frase del “Principe della risata” la fanno propria i dipendenti della Rap, stanchi di essere additati quali scansafatiche che nessun giovamento portano alla città di Palermo. Loro, che secondo tanti palermitani “dovrebbero mantenerla pulita” e che invece finiscono spesso e volentieri per divenire oggetto di scherno e sarcasmo. Ma adesso basta. Ad alzare la voce, spezzando più di una lancia a favore degli impiegati di una delle partecipate al Comune del capoluogo siciliano, ci pensa il gruppo “LA RAP SIAMO NOI”, presente su FB dal 2017 e che conta oggi 740 membri. Ecco quanto tengono a precisare gli operai della Rap. 

Focolaio Covid alla Rap, i positivi salgono a 12: “la situazione è grave” titolano i giornali l’8 settembre 2020. Tra i commenti:

G.F. “ogni scusa è buona per non lavorare, dico ma se qualcuno è malato, gli altri dove cavolo sono, in giro per le strade è una vergogna, non si può camminare né a piedi, né con le macchine.

L.T.  : “faranno i magnacci altrove”

G.C. : Almeno una cosa positiva ce l’hanno J J

M.G.: L’unico lato positivo della Rap.

L.G.: Tutte scuse per non lavorare.

P.C.: Allora tutti a casa evvaiii.

Questi sono solo alcuni dei commenti che quotidianamente i lavoratori della Rap si trovano a leggere; e fa male, fa male a chi quotidianamente saluta coniuge e  figli senza baciarli ed abbracciarli prima di scendere da casa e quando torna da lavoro onde evitare eventuali contagi. Fa male per  chi arriva negli autoparchi non sapendo se quello è il giorno cattivo per contrarre il virus e portarlo a casa, considerato che i mezzi aziendali, gli spogliatoi così come i luoghi comuni, vengono usati da colleghi diversi per tre turni: mattina, pomeriggio e notte,  perché al contrario di quanto si gracchia, la RAP È UN’AZIENDA CHE NON SI FERMA MAI, un’Azienda che NON DORME. Così come tutti quei  settori che offrono servizi essenziali e che quindi non possono concedersi questo lusso.

LODI PER TUTTI TRANNE CHE PER LA RAP

Già a marzo, quando il Paese si è fermato, mentre ad Ospedali, Caserme,  Protezione Civile etc.. sono andati, giustamente, tutti i ringraziamenti a coloro che prendendo il coraggio a due mani e con grande senso del dovere e di responsabilità hanno garantito la continuazione operativa. In quegli stessi mesi nessuna parola è stata spesa da nessun giornale per gli operatori della Rap, che coi pochi dispositivi di sicurezza a disposizione, dati dalla difficoltà in quei mesi nel poterli reperire anche a livello nazionale, armati di candeggina, alcool, amuchina, e chi più ne ha più ne metta, sono scesi in strada a compiere il loro dovere mentre la stragrande maggioranza della cittadinanza stava chiusa in casa a cantare dai balconi ed a produrre rifiuti. E c’è da aggiungere che mai come in quel periodo si è vista una Palermo così pulita (e qui due domande da farsi ci sarebbero pure). NESSUNA LODE, NESSUN MERITO, NESSUNA VISIBILITÀ, TRASPARENTI, INESISTENTI, e dire che in quei mesi maneggiare i rifiuti non era di certo una passeggiata di salute, esattamente come per le professionalità sopra elencate.

PARTE OPERATIVA DA TROPPO TEMPO SOTTODIMENSIONATA 

Marzo 2020. “Il Virus ci renderà tutti un po’ migliori, è una sorta di livella che ci rende tutti uguali di fronte alla paura, alla malattia, alla sofferenza,  alla morte” questo veniva proferito da tutte le parti, questo era piuttosto quello che  si auspicava fino a qualche mese fa, una mera illusione di fronte al clima di odio e di intolleranza che serpeggia tra la cittadinanza che è davvero scoraggiante. Il tutto alimentato dalla scarsa conoscenza o dalla cattiva informazione data in pasto a larghe mani dai giornali e dai social media, che  raccontano che alla Rap lavorano 1800 unità. Vero, ma se da questo numero sottraiamo il personale amministrativo, i dirigenti delle varie fasce, i portieri, gli addetti alle pulizie delle sedi aziendali (5 in tutto) il personale inidoneo  o parzialmente idoneo (perché ricordiamocelo, quello nostro è riconosciuto dalla legge di bilancio del 2017 come lavoro gravoso),  pare chiaro che  la parte operativa è ormai da troppi anni molto sottodimensionata ed i rimanenti operatori sono gravati da un lavoro maggiore rispetto a quello che normalmente potrebbero sostenere.

Se a questo aggiungiamo che Palermo è una città in cui la cittadinanza fatica non poco ad imparare poche semplici regole per il conferimento dei rifiuti, e che ha delle vere e proprie resistenze a differenziare gli stessi, capirete che le responsabilità non possono ricadere sull’operato dei lavoratori.

UNA CONTINUA VESSAZIONE

Il gruppo “LA RAP SIAMO NOI” presente su FB dal 2017 conta oggi 740 membri, tutti lavoratori della Rap, funziona da canale informativo interno e raccoglie le istanze di tutti i lavoratori che trovano uno spazio per esprimere i propri pensieri. Ormai da troppo tempo gli operai si vedono additati ingiustamente mentre compiono il loro dovere,  è una vessazione continua e costante che non risulta di certo salutare.

Vero è che alcuni dipendenti si sono macchiati di reati e sono stati prontamente puniti ed anche licenziati, ma cavalcare l’onda per fare di tutta l’erba un fascio è un comportamento a dir poco disdicevole.

I DOVUTI RINGRAZIAMENTI A CHI CI SOSTIENTE

Il Gruppo “LA RAP SIAMO NOI” a nome dei lavoratori, con la presente tiene anche a ringraziare quella parte di cittadinanza che quotidianamente ci sostiene con frasi di incoraggiamento, quella parte di cittadinanza che non sfoga le proprie frustrazioni dietro una tastiera di smartphone o pc, ma ci riconosce il ruolo fondamentale che a fatica tutti i giorni ci apprestiamo a compiere.

Vogliamo ringraziare l’azienda per tutte le misure messe in atto per il contenimento dei focolaio, nella speranza di uscire presto da questo incubo e poter presto riavere all’opera tra noi i colleghi che in questi giorni stanno lottando contro il virus, al quale mandiamo i nostri più sentiti auguri di pronta guarigione.

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