Pugni in faccia per rubare orologi a automobilisti, tre arresti a Palermo

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Prima inseguivano le proprie vittime in scooter, poi approfittando del traffico cittadino, si affiancavano agli automobilisti colpendoli con pugni in faccia per poi rubargli gli orologi che avevano sul polso. Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, con cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di D. F. classe ‘89 e Z.G.B., classe ‘91 e la custodia ai domiciliari nei confronti di M.G., classe ‘86, tutti ritenuti gravemente indiziati di rapine pluriaggravate.

L’attività investigativa in esame, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, trae origine da due gravi rapine, una delle quali fermatasi al tentativo, commesse a settembre e ottobre 2023 e consistenti nel violento impossessamento di pregiati orologi, indossati da vittime alla guida di veicoli nel centro cittadino.

Le indagini della Squadra Mobile, che si sono anche basate sulla certosina analisi di numerose immagini registrate da impianti di videosorveglianza presenti nelle aree interessate dai delitti, hanno messo in luce che gli indagati, dopo aver individuato le vittime, ne monitoravano gli spostamenti a bordo di un ciclomotore, per poi aggredirle con pugni al volto non appena rimanevano incolonnate nel traffico.

Al termine delle violente azioni delittuose, gli indagati si allontanavano rapidamente dai luoghi, occultando la targa dei ciclomotori con cui avvicinavano le vittime, intestati a loro congiunti.

Tra le vittime anche una poliziotta fuori servizio

Ai fini dell’identificazione degli indagati – recidivi e con precedenti di polizia specifici in materia di reati predatori – le investigazioni hanno quindi valorizzato i riconoscimenti fotografici fatti da una delle vittime e da altri testimoni – tra i quali una appartenente alla Polizia di Stato libera dal servizio – e gli esiti di accertamenti su un’impronta lasciata da uno degli autori, durante la colluttazione finalizzata a strappare via l’orologio.

Nel tardo pomeriggio del decorso 23 luglio, durante l’esecuzione delle citate misure cautelari, si sono registrati momenti di tensione con alcuni abitanti del quartiere in cui sono stati effettuati gli arresti, innescati dalla virulenta reazione di D.F., che ha danneggiato un veicolo di servizio.

Ristabilito l’ordine anche grazie all’intervento di altre pattuglie, alcuni operatori impegnati nell’attività sono stati condotti presso il locale Ospedale Civico, dove sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili tra i quattro ed i quattordici giorni.

Al termine delle formalità di rito, D.F. ed Z.G.B. sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale “Lorusso”, mentre M.G. è stato associato presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari.