A Palermo si specula sui tamponi: nel «mercato parallelo», prezzi  fino a 120 euro

Molte strutture che hanno stipulato la convenzione con l’assessorato alla Sanità, in alcuni casi, dopo avere fatto il prelievo, mandano tutto altrove. Per questo i prezzi sono più elevati di quelli calmierati

L’assessorato regionale alla Sanità in Sicilia ha autorizzato a fare i tamponi solo una trentina di centri. Queste strutture sono provviste della biologia molecolare e della tecnologia adatta ad analizzarli, adeguandosi quindi ai laboratori pubblici. Quelli che hanno avuto l’approvazione, per questi esami hanno un limite nei prezzi, stabilito dal tariffario regionale:  50 euro per i tamponi, 15 per i tamponi rapidi, e tre fasce di prezzo per i sierologici che vanno dai 32,58 euro del tipo a, ai 18,58 euro del tipo b e a 10 euro per quelli di tipo c. 

MERCATO PARALLELO DEI TAMPONI

La crescente richiesta di tamponi da parte di scuole, aziende sanitarie pubbliche e private che li richiedono anche per fare esami diagnostici, ha favorito la nascita di un mercato parallelo. Oltre i centri autorizzati, sono proliferati decine di altri laboratori disponibili a fare tamponi, pur non essendo stati verificati i loro requisiti. Questi centri, approfittando dello stato di necessità, applicano prezzi fuori controllo, tanto è vero che la Regione è pronta a denunciare illeciti e abusi.

GUERRA DI PREZZI

Il quotidiano La Repubblica edizione Palermo pubblica oggi una verifica effettuata con i prezzi proposti dai laboratori non autorizzati. E si spazia dai 70 euro richiesti da un centro analisi della zona viale Strasburgo, ai 120 di un centro diagnostico che ha sede a Palermo ma che ha altri punti di prelievo in provincia.  Ci sono anche i prezzi intermedi, come gli 85 euro di un centro analisi di viale Lazio. Un altro laboratorio di corso Calatafimi nella fattura espone il prezzo di 50 euro per il tampone, ma aggiunge un’altra voce che ne costa 37 “Gestione pratica Covid”. Totale 87.

ANALISI DEI TAMPONI FATTI ALTROVE

Molti laboratori che non hanno la biologia molecolare e che non hanno aderito al bando regionale, dopo avere fatto i prelievi, per fare analizzare i tamponi si rivolgono poi ad altri centri, come il laboratorio del Buccheri che ha le tecnologie adatte. Con questo doppio passaggio sono costretti ad alzare i prezzi.  La dirigente generale dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Letizia Di Liberti ha lanciato un appello, invitando chi ha pagato prezzi elevati  a segnalarlo, servendosi della  mail  dirigentegen.sanita@regione.sicilia.it. Questo può servire a fare  partire la contestazione.

GLI INVESTIMENTI DEI LABORATORI AUTORIZZATI

Con  la domanda di tamponi  in aumento,  i laboratori accreditati stanno investendo molto, per quanto riguarda i macchinari per analisi sul coronavirus. Come dice Luigi Zummo, amministratore unico di Karol, un laboratorio privato di Palermo autorizzato dalla Regione: «A inizio emergenza avevamo solo una macchina che ci permetteva di analizzare 96 tamponi ogni ora e mezza. Abbiamo fatto un investimento importante, e adesso ne abbiamo acquistata un’altra che ne fa 386 nello stesso tempo per un totale di quasi 500 risultati. Così, i risultati li diamo in giornata».