Piampiano: «Mondo dei mercatini pronto a svoltare, ma serve collaborazione di tutti»

L’assessore alle attività economiche del Comune di Palermo, Leopoldo Piampiano, a trecentosessantagradi sulle nuove prospettive dei mercatini del capuologo siciliano nel post emergenza sanitaria

Quella dei mercatini rionali di Palermo è una questione annosa, difficile, divenuta chiaramente ancora più spinosa a causa dei quasi tre mesi di inattività dei commercianti dovuta all’emergenza coronavirus. Nel corso di una lunga chiacchierata, l’assessore alle attività economiche, Leopoldo Piampiano, fa il punto della situazione, alla vigilia, grazie alla Fase 2, della riattivazione del tessuto socioeconomico del capoluogo siciliano. In quello che si presenta come un problema dalle mille sfaccettature, il contatto parte da una domanda posta da un nostro lettore, Gaetano M., desideroso di ricevere risposta in merito alla mancata dotazione, nei mercatini, dei bagni chimici, al tempo del virus più che mai necessari. 

Gentile redazione, volevo segnalare che nei mercatini non ci sono mai stati i bagni chimici, il comune dice di averli comprati ma… Non ci stanno lo stesso!! Spero che appena partono ci siano, soprattutto per l’igiene e poi per l’emergenza covid-19. Anche perché ci sono padri di famiglia che poi vanno lì per pulire! Grazie sempre per la vostra disponibilità e serietà.

G.M

Quella dei bagni chimici è una questione già affrontata in passato – esordisce Piampiano a Palermo Live -. Consideriamolo pure uno dei nei dei mercatini rionali. Bisogna tenere presente che ogni giorno in città si svolgono quattro mercatini, circa ventitrè durante la settimana. Ad oggi l’amministrazione non è riuscita a dotarli tutti di bagni chimici. Sono consapevole del disagio ma è giusto precisare che, nonostante l’emergenza sanitaria non è contemplata la loro collocazione. La priorità la stiamo dando a ciò che richiede la norma, ovvero al distanziamento sociale, un aspetto sul quale abbiamo lavorato in maniera rigorosa. Tutto sarà fatto in funzione alla superficie occupata dal mercatino e al numero dei concessionari. Sulla base di questi elementi sarà stabilito il numero di persone che potranno accedere, attraverso transennamenti e controlli dovuti.” 

CAMBIA LA CONCEZIONE DI MERCATINO

Anche in risposta alle legittime richieste dei concessionari stiamo cercando di fare ripartire i mercatini che danno garanzie rispetto a una serie di condizioni logistiche per potere garantire la sicurezza. Contingentamento degli ingressi, e, come detto distanza di sicurezza in primis. Assieme ai vari presidenti di circoscrizione e alle associazioni di categoria sto inoltre lavorando per trovare dei siti dove sistemare in maniera definitiva, e se è il caso riducendoli, i mercatini. L’obiettivo – precisa a Palermo Live Piampiano – è di passare dal mercatino settimanale itinerante a dei mercatini giornalieri, presso aree che abbiano delle caratteristiche idonee quali servizi e  parcheggi. Mi rendo conto che è un obiettivo che deve vedere la collaborazione di tutti, dai commercianti, ai rappresentanti di categoria fino al consiglio comunale. I tempi non saranno brevissimi.” 

L’AREA DELLA FIERA COME MODELLO

“La disponibilità della Fiera, chiesta e ottenuta dai mercatini di via Don Orione, Uditore e Viale Campania è ad esempio uno di quei modelli cui facevo riferimento. Un’area delimitata, con un varco di accesso, dove tutto si può svolgere in sicurezza oltre a rappresentare un buon deterrente per quanto riguarda il contrasto all’abusivismo. Una nuova concezione dell’universo dei mercatini, laddove viene agevolata la vigilanza, grazie a stalli e sistemi di ingresso.” 

Storicamente tracimante di abusivismo, il mercatino di via Jung, nella zona Ammiraglio Rizzo, più degli altri è stato quello che ha indotto il Comune a cercare una soluzione alternativa ma soprattutto praticabile in tempi di emergenza sanitaria. Da quì l’esigenza di trovare zone più idonee e controllabili. Allargando il discorso ai mercatini di quartiere tuttavia, ci si chiede se in tal modo, una volta trapiantati presso aree ben precise venga radicalmente mutato il concetto stesso di mercatino di quartiere.

“Devo dire che da questo punto di vista tutte le circoscrizioni di quartiere condividono la scelta, così come tantissimi degli stessi cittadini. Sembra che ormai – afferma l’assessore alle attività economiche – , questo modo di fare commercio itinerante settimanale non sia quasi più al passo coi tempi. Tutto ciò, beninteso, già prima che esplodesse la pandemia. Tante sono state negli anni le proteste dei residenti che lamentano l’impossibilità di convivere in maniera serena e civile con i mercatini; a cominciare dalla mancanza dei parcheggi a causa della fisiologica congestione che causano, per continuare con le condizioni spesso precarie di pulizie delle aree da essi occupati.”

FONDAMENTALE IL SENSO CIVICO E LA RESPONSABILITA’ DI TUTTI 

Nulla sarà lasciato al caso nel rispetto della salute di tutti. E’ chiaro che sarà fondamentale la parte che sapranno fare i vari concessionari, ad esempio nel controllo dei rispettivi stalli a loro affidati. Ma in primis, sarà fondamentale la responsabilità dei singoli cittadini. A quel punto è chiaro che – conclude Piampiano- , se tutte queste componenti non dovessero collaborare all’unisono, causando di conseguenza problemi, l’intervento minacciato dal sindaco Orlando, di chiudere tutto, non sarà un suo capriccio quanto la necessità di attuare le norme in materia di sicurezza dettate dal Governo.”