Pensione di reversibilità, da ora hai diritto anche al nuovo assegno sociale: avrai due stipendi in uno | Se hai questo requisito hai fatto bingo

Assegno di reversibilità - fonte pexels - palermolive.it

Assegno di vedovanza, un supporto economico per chi resta senza il coniuge: ecco le tipologie di pensione dopo il decesso

L’assegno di vedovanza rappresenta un contributo economico aggiuntivo destinato ai coniugi superstiti che percepiscono la pensione di reversibilità e che siano riconosciuti invalidi civili al 100%. Questa misura non si applica automaticamente a tutti i percettori della pensione di reversibilità, ma è riservata a chi, oltre a essere vedovo, si trova in una situazione di salute particolarmente compromessa.

Quando una persona decede, gli eredi possono avere diritto a diverse forme di pensione. La pensione di reversibilità viene corrisposta se il deceduto era titolare di una pensione diretta. La pensione indiretta si applica quando il defunto non aveva ancora maturato la pensione ma possedeva requisiti contributivi. In alternativa, l’indennità per morte è destinata a chi non ha raggiunto i requisiti per la pensione indiretta. L’assegno di vedovanza integra la pensione di reversibilità per i vedovi con invalidità totale.

Per ottenere l’assegno di vedovanza, il coniuge superstite deve soddisfare alcuni requisiti precisi. È necessario essere vedovo di un lavoratore dipendente pubblico o privato, di un collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co) o di un lavoratore autonomo iscritto alla Gestione separata. Inoltre, occorre percepire la pensione di reversibilità ed essere riconosciuti invalidi civili al 100%, con eventuale inabilità al lavoro o titolarità di indennità di accompagnamento.

Non tutti i coniugi vedovi possono beneficiare dell’assegno. In particolare, l’integrazione non spetta ai superstiti che percepiscono la pensione di reversibilità da gestioni speciali di lavoratori autonomi. Inoltre, l’importo dell’assegno dipende dal reddito annuo del coniuge superstite, che non deve superare 31.296,62 euro, con due fasce di pagamento differenziate.

Importi dell’assegno di vedovanza

Gli importi, aggiornati al 2023, sono calcolati in base al reddito annuo. Per redditi fino a 27.889,67 euro l’assegno è pari a 52,91 euro mensili, mentre per redditi compresi tra 27.889,68 e 31.296,62 euro l’importo scende a 19,59 euro mensili. Questi valori vengono erogati insieme alla pensione di reversibilità, garantendo un sostegno economico costante ai superstiti con invalidità totale.

La domanda per l’assegno di vedovanza deve essere presentata all’INPS contestualmente alla richiesta della pensione di reversibilità, oppure successivamente tramite domanda di ricostituzione. È possibile fare richiesta anche entro cinque anni dal decesso del coniuge, con diritto agli arretrati fino a un massimo di 3.000 euro. La domanda può essere inviata tramite email a info@uniciv.it, che indicherà la sede competente per l’assistenza.

Inps – fonte sitoinps – palermolive.it

Erogazione dell’assegno

Se il coniuge superstite è un lavoratore attivo, l’assegno viene corrisposto direttamente dal datore di lavoro in busta paga, che poi recupera la somma dall’INPS. Nel caso in cui il beneficiario muoia, l’importo entra a far parte dell’asse ereditario se percepito al momento del decesso, oppure viene trasmesso agli eredi legittimi se non era mai stato erogato.

L’assegno di vedovanza rappresenta quindi un importante supporto economico per i coniugi vedovi con invalidità totale, garantendo un’integrazione alla pensione di reversibilità. Pur essendo limitato a specifici requisiti reddituali e di salute, questa misura consente di sostenere i superstiti in difficoltà, assicurando un aiuto concreto nei mesi successivi alla perdita del coniuge.