Palermo ricorda Antonino Cassarà e Roberto Antiochia, Lagalla: “Accompagnare la memoria con la verità”

Si è svolta stamani, in piazza Giovanni Paolo II, la cerimonia in memoria del vicequestore aggiunto Antonino Cassarà e dell’agente Roberto Antiochia, nel 40esimo anniversario della loro uccisione per mano mafiosa. Presenti sul posto il sindaco Roberto Lagalla, il capo della polizia Vittorio Pisani, il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, oltre ai familiari delle vittime.

“Il 6 agosto 1985 Palermo fu scossa da uno dei suoi giorni più bui – ha detto Lagalla -. Il vicequestore Ninni Cassarà e l’agente Roberto Antiochia furono uccisi in un agguato mafioso di inaudita ferocia, sotto casa, in pieno giorno. Cassarà aveva collaborato con il pool antimafia, era un investigatore lucido e determinato, tra i primi a comprendere la struttura dei clan e il loro intreccio con pezzi opachi delle istituzioni. Oggi ricordiamo il loro sacrificio, ma non basta più ricordare se non accompagniamo la memoria con la verità, con il coraggio di rompere silenzi, di denunciare connivenze. Palermo deve molto a questi uomini. Ma non basta onorarli una volta l’anno. La città che vogliamo costruire ogni giorno, giusta, trasparente, non ricattabile sarà la loro vera eredità”.

Piantedosi a Palermo

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha deposto una corona d’alloro nel reparto della squadra mobile di Palermo per commemorare il vice questore Ninni Cassará e l’agente di scorta Roberto Antiochia. Alla cerimonia hanno preso parte il capo della Polizia Vittorio Pisani e il questore di Palermo Maurizio Calvino, i vertici dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza e i familiari di Cassará e di Antiochia. Successivamente il ministro si recherà in prefettura per presiedere il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Massimo Mariani.