Palermo piange Paolo Taormina, il PalaOreto si prepara ad accogliere la camera ardente

“Ergastolo per chi uccide”. È il messaggio che si legge su un cartello che questa mattina ha fatto la sua comparsa davanti al locale “O Scruscio” di Palermo dove, nella notte tra sabato e domenica, è stato ucciso Paolo Taormina. Il 21enne, figlio dei proprietari del locale a pochi passi dal teatro Massimo, sarebbe uscito per cercare di sedare una rissa quando Gaetano Maranzano, 28enne del quartiere Zen fermato ieri, gli avrebbe sparato.

La camera ardente al PalaOreto

Tanta gente questa mattina è andata sul luogo del delitto. Mentre le indagini fanno il loro corso e gli inquirenti lavorano al fine di far luce su tutti gli aspetti della vicenda, Palermo piange l’ennesimo giovane venuto a mancare tra i luoghi della movida cittadina. Il sindaco Roberto Lagalla ha disposto l’interruzione, a partire da domani, di tutte le attività all’interno del PalaOreto di via Santa Maria di Gesù. L’impianto sarà, infatti, messo a disposizione per l’allestimento della camera ardente di Paolo Taormina. L’Amministrazione comunale, attraverso l’assessore allo Sport Alessandro Anello, si occuperà del coordinamento dell’allestimento sulla base delle tempistiche dettate dall’Autorità giudiziaria.

La fiaccolata per Paolo Taormina

Ieri sera circa duemila persone hanno preso parte alla fiaccolata organizzata a seguito dell’accaduto. Alla testa del corteo c’erano la mamma e la zia del 21enne ucciso, profondamente distrutte da quanto accaduto solo poche ore prima. Presenti anche i familiari di altre vittime di violenza: Aldo Naro, ucciso in discoteca nel 2015, Paolo La Rosa, accoltellato mortalmente a Terrasini nel 2020, Francesco Bacchi, 20enne picchiato e ucciso a Balestrate nel 2024, e Massimo Pirozzo, Andrea Miceli e Salvatore Turdo, le tre giovani vittime della sparatoria consumatasi qualche mese fa a Monreale.

“So che non glielo restituirà nessuno”, ha detto il sindaco Lagalla alla madre di Paolo accarezzandole il volto. Alla folla, che in parte lo ha contestato, il primo cittadino ha ribattuto: “Se ci sono giovani che escono con la pistola, sono fatti che vanno non solo censurati ma drammaticamente e fortemente repressi. Valga il fatto che questo delinquente è stato assicurato alla giustizia in dieci ore, nel tempo necessario… è morta una vita e quindi non è sufficiente. Io stesso questa mattina ho chiamato il Ministero dell’Interno e ho detto che è necessario che mandino più poliziotti e più carabinieri perchè il territorio dev’essere controllato. Io ho il dovere di tutelare questa città come ho il dovere di tutelare i miei figli. Quindi, piango con voi”.

Questa sera si terrà la marcia organizzata da Cgil Cisl Uil e Acli Palermo. Il corteo partirà alle 20:30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour. Nel giorno delle esequie del giovane, ancora da stabilire, sarà lutto cittadino.