Palermo, tra gel e mascherine via alla due giorni dedicata al referendum

Palermitani al voto con la massima cautela a causa del coronavirus: il Viminale detta le regole per recarsi alle urne in tutta sicurezza

Una Palermo preoccupata per il progressivo diffondersi del coronavirus si appresta ad affrontare, adottando le misure cautelative del caso, la due giorni  (oggi e lunedì) dedicata al referendum costituzionale confermativo sul taglio dei parlamentari. Oggi e lunedì dunque, al voto con con mascherina  e igienizzante per le mani, da utilizzare spesso una volta varcata la soglia dell’aula nella quale saranno stistemate le urne elettorali. 

Il Viminale intanto, non manca di informare la popolazione chiamata al voto circa le modalità con cui verrà espresso.

DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO ALL’ESTERNO

“In tutte le sezioni elettorali dovranno essere rispettate le misure anti-covid per la tutela della salute dei cittadini. Per il voto in sicurezza: uso obbligatorio della mascherina per accedere ai seggi, sia per elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare (presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore); divieto di assembramenti all’interno delle sezioni, previste aree di attesa all’esterno; uso del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto”.

VOTAZIONE ASSICURATA ANCHE A CHI E’ IN QUARANTENA

Allo scopo di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto”, il decreto legge 14 agosto 2020 numero 103 ha stabilito particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi. “Questo compito – ricorda il Viminale – è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori. Proprio per incrementare il numero delle sezioni ospedaliere e ampliare la platea dei comuni nei quali istituirle, il decreto legge n.103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200. La scelta di affidare la raccolta del voto domiciliare alle sezioni ospedaliere, composte da personale appositamente formato, è dovuta all’esigenza di garantire la sicurezza sanitaria anche nella fase dello scrutinio”.

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