Palermo, è il giorno del ricordo: 33 anni fa in via D’Amelio l’attentato al giudice Borsellino e alla scorta
A Palermo oggi, sabato 19 luglio, è il giorno del ricordo: 33 anni fa in via D’Amelio la mafia uccise in un attentato il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della polizia della scorta, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Numerosi gli appuntamenti in questo giorno di commemorazione.
Presso la lapide del Reparto Scorte, all’interno della Caserma “Lungaro”, avrà luogo una solenne cerimonia con la deposizione di una Corona, alla presenza di Autorità Civili e Militari. Alle 15 in via D’Amelio si terrà il dibattito “L’agenda rossa e il filo di sangue delle stragi”, sarà presente il segretario nazionale del Pd, Elly Schlein.
Al palazzo di giustizia si terrà il convegno «Scenari europei e latino-americani della cooperazione giudiziaria internazionale. Incontri in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino», organizzato dalla Dna e dal ministero degli Affari Esteri.
A Villa Niscemi, alle 21, andrà invece in scena lo spettacolo teatrale «Toghe rosso sangue», patrocinato dal Comune di Palermo e dalla Associazione Nazionale Magistrati del capoluogo. Alle 20 come ogni anno da piazza Vittorio Veneto partirà la fiaccolata in memoria del giudice, coordinata dal Forum XIX Luglio che arriverà sul luogo dell’attentato dove ci sarà un momento di ricordo.
“Fiaccole accese nel buio della notte, come simbolo di speranza e di lotta. Da oltre vent’anni considero la fiaccolata del 19 luglio l’appuntamento centrale del mio anno politico. Un impegno che va oltre la memoria: è la determinazione a non fermarsi finché tutte le verità negate non saranno finalmente portate alla luce.” Lo afferma Carolina Varchi – capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia e Segretario di presidenza della Camera dei deputati – presente questa sera alla fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta, nel giorno del 33° anniversario della strage di via D’Amelio.
“Grazie al coraggio e alla determinazione dei familiari del Giudice Borsellino – prosegue Varchi – che hanno saputo trasformare un dolore immenso in impegno civile, oggi possiamo dire che qualcosa si muove. L’attività di ricostruzione avviata dalla Commissione Antimafia e dall’Autorità giudiziaria sta finalmente scardinando decenni di depistaggi e silenzi, per fare luce su una delle pagine più buie e vergognose della nostra storia repubblicana.”
“In questo percorso – conclude Varchi – non sono ammessi cedimenti. La lotta alla mafia e a chi l’ha favorita, dentro e fuori lo Stato, non conosce tregua. Lo dobbiamo a Paolo Borsellino, alla sua scorta e a tutti gli italiani che credono nella giustizia.”
Un centro giovanile e un murale per Borsellino
A pochi metri dal luogo della strage del 19 luglio 1992, in via D’Amelio a Palermo, nascerà il “Centro Sportivo Educativo Paolo Borsellino”. Ad annunciare l’apertura, prevista a fine estate al termine dei lavori di riqualificazione è anche la realizzazione di un progetto artistico di forte impatto simbolico: un murale firmato dal noto street artist Andrea Buglisi, autore di numerosi interventi pubblici legati alla memoria e all’identità civile.
L’opera, presentata giovedì, è pensata per dialogare con i giovani attraverso un linguaggio visivo pop e contemporaneo, racconta la figura del magistrato attraverso immagini potenti e simboliche. Al centro, il giudice bambino stringe tra le mani l’agenda rossa, metafora della verità da custodire e tramandare. Accanto a lui, la figura dell’amico e collega Giovanni Falcone, la Fiat 126 imbottita di esplosivo, e i corvi – simbolo della mafia – che si trasformano in gabbiani, segno di libertà e speranza.
La realizzazione del murale è un modo per accendere riflettori sulla rinascita di quest’area, e per trasmettere ai giovani un messaggio attivo di memoria e di impegno civile. Un progetto, quello del centro sportivo, che abbiamo condiviso sin dalla progettazione con i figli di Paolo, con il Seminario Diocesano Italo Albanese e gli enti partner di Piana degli Albanesi», ha dichiarato Daniele Giliberti, presidente di Vivi Sano, associazione che ha realizzato e gestisce a Palermo il Parco della Salute al Foro Italico, la Casa delle Ninfee al Parco Piersanti Mattarella e il Parco dei Suoni, spazio inclusivo nato in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo nell’area adiacente al luogo dove sorgerà il nuovo centro.
Lo spazio in fase di ristrutturazione grazie al sostegno del Ministro per lo Sport e i Giovani Abodi, da Banca d’Italia e da UniCredit, diverrà un centro sportivo polifunzionale, accessibile e aperto agli abitanti di Palermo e di Piana degli Albanesi, dove lo sport sarà motore di sviluppo sociale, strumento di crescita, inclusione e partecipazione. Un presidio educativo, nato nel cuore di un luogo profondamente segnato dalla storia, per generare nuovi orizzonti attraverso la cultura, l’arte e la pratica dell’attività fisica. Un progetto che intreccia bellezza e memoria, per dare forma concreta al cambiamento.
